Avviso pubblico per il finanziamento di piani di welfare aziendale per la conciliazione vita-lavoro

Quanto finanzia

Richiesta minima
Richiesta massima
25.000,00 €

Descrizione del Bando

Il bando si identifica come operazione di importanza strategica, promuove l’adozione di modalità organizzative flessibili e misure di welfare di conciliazione, volte a garantire alle lavoratrici e ai lavoratori un miglior equilibrio tra vita lavorativa e cure familiari e favorire anche attraverso la corresponsabilità dei compiti di cura la partecipazione delle donne nel mondo del lavoro.
La misura eroga contributi ai datori di lavoro che a far data dal presente Avviso adottano ed attuano Piani di welfare di conciliazione, definiti in considerazione dei bisogni delle lavoratrici e dei lavoratori; incentiva, inoltre, la costituzione di Reti di welfare territoriale per l’attivazione di servizi di conciliazione, da erogare a lavoratrici/tori e alle loro famiglie.
L’adozione di misure di conciliazione, destinate prioritariamente ad una maggiore inclusione delle donne nel mondo del lavoro, è promossa nella prospettiva della certificazione della parità di genere, introdotta dalla legge n. 162/2021

Le difficoltà a conciliare lavoro e impegni familiari ingenerano un calo della felicità personale, conflittualità nei luoghi di lavoro e ridotto benessere sociale. Al contrario, si rileva come le aziende attente alle necessità dei lavoratori favoriscano un rapporto di fiducia che stimola la motivazione ed il coinvolgimento, generando un impatto positivo sulla qualità del lavoro e sulla produttività interna.
Conciliare i tempi di vita e di lavoro è dunque un tema determinante per le donne, per la società e per le aziende stesse.
È importante, dunque, che il tema della conciliazione vita–lavoro entri sempre più a far parte della cultura di impresa, prevedendo

  • un’organizzazione più flessibile in termini di orario e di luogo di lavoro
  • l’attivazione di servizi volti a supportare il lavoratore nelle incombenze della vita familiare, per l’assistenza e la cura di figli o familiari non autosufficienti o per il disbrigo di pratiche domestiche, affinché lavoratori e lavoratrici possano dedicare tempo alle necessità familiari senza per questo rinunciare al perseguimento di obiettivi in ambito lavorativo.

A chi si rivolge

I progetti possono essere presentati da datori di lavoro in possesso dei seguenti requisiti:

a. avere la sede interessata dal Piano di welfare, sede legale e/o unità operativa, localizzata in Toscana.
Il suddetto requisito dovrà risultare:

  • per i singoli liberi professionisti, dal certificato o attestato di iscrizione all’albo, ordine o collegio professionale oppure dal “Certificato di attribuzione di partita IVA” rilasciato dall’Agenzia delle Entrate o dalla più recente dichiarazione di variazione attività MOD. AA) presentata e relativa ricevuta di presentazione;
  • per le Associazioni di professionisti o Studi associati di professionisti, dal “Certificato di attribuzione di partita IVA” rilasciato dall’Agenzia delle Entrate o dalla più recente dichiarazione di variazione attività MOD. AA) presentata e relativa ricevuta di presentazione;
  • per le Società tra professionisti (StP), le Società di professionisti o di ingegneria di cui all’articolo 66, comma 1, lettere b e c del D.Lgs 31 marzo 2023, n. 36, e le Società tra avvocati di cui alla Legge 247/2012, da visura camerale aggiornata;

b. avere almeno 1 dipendente;
c. per imprese, società tra professionisti etc. tenuti all’iscrizione alla CCIAA: essere regolarmente iscritti presso il registro delle imprese della CCIAA territorialmente competente con stato attivo;
d. per i liberi professionisti: essere regolarmente iscritti ad albi, elenchi, ordini o collegi professionali ove obbligatorio per legge; o essere iscritti ad associazioni professionali inserite nell'elenco di cui alla L. 4/2013 e/o alla L. R. n. 73/2008; o essere iscritti alla Gestione Separata dell'INPS e in ogni caso in possesso di partita IVA attiva rilasciata da parte delle Agenzia delle Entrate per lo svolgimento dell'attività e risultante dalla sezione anagrafica del cassetto fiscale;
e. non trovarsi in stato di fallimento, liquidazione coatta, liquidazione volontaria, concordato preventivo, né avere in corso un procedimento per la dichiarazione di una di tali situazioni nei propri confronti laddove pertinente;
f. essere in regola con gli obblighi relativi al pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali a favore dei lavoratori e con le contribuzioni agli Enti Paritetici ove espressamente previsto dai Contratti Collettivi Nazionali Interconfederali o di Categoria;
g. essere in regola con la normativa vigente in materia di sicurezza del lavoro;
h. essere in regola con quanto previsto dal Codice per le pari opportunità (D.Lgs. 198/2006) da ultimo modificato dalla legge 162/2021;
i. essere in regola con le assunzioni previste dalla Legge n.68 del 12/03/99 “Norme per il diritto al lavoro dei disabili” e ss.mm.ii. in materia di collocamento mirato ai disabili;
j. essere in regola con la normativa sugli aiuti di Stato in regime “de minimis”.

Spese Ammissibili

Sono ammissibili le spese sostenute dai beneficiari di progetto.
Il piano finanziario dei progetti, rappresentato dalla scheda preventivo di cui al precedente articolo, dovrà essere definito dai Costi diretti ammissibili maggiorati di un tasso forfettario del 7% a copertura dei costi indiretti (Regolamento UE 1060/2021 art.54, lett.a) come disciplinata nel Manuale per i beneficiari FSE+ 2021-2027 di cui alla D.G.R. n.610 del 5 giugno 2023, Allegato A Sezione B.
In particolare, il piano finanziario dovrà essere predisposto valorizzando - a costi reali - le sole voci di spesa riguardanti i costi diretti sotto indicati:
B.2.1 DOCENZA/ORIENTAMENTO

  • B.2.1.1 Docenti junior interni
  • B.2.1.2 Docenti senior interni
  • B.2.1.3 Codocenti interni
  • B.2.1.4 Docenti junior esterni (fascia B)
  • B.2.1.5 Docenti senior esterni (fascia A)
  • B.2.1.6 Codocenti esterni/ docenti esterni (fascia C)

B.2.3 Personale tecnico–amministrativo

  • B.2.3.1 Personale amministrativo esterno
  • B.2.3.6 Personale amministrativo interno

B.4.7 Consulenti/ricercatori

B.2.7 Buoni servizi

  • B.2.7.1 Servizi di cura

B.2.10 Costi per servizi

Toscana

Specifiche

Dotazione:
7.570.949,85 €
Scadenza: 
31 dicembre 2025
Minimo: 
Massimo:
25.000,00 €

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Avviso pubblico per il finanziamento di piani di welfare aziendale per la conciliazione vita-lavoro

Specifiche

Codice:
CoAv932
Dotazione:
7.570.949,85 €
Scadenza: 
31 dicembre 2025
Apertura: 

Quanto finanzia

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Il bando si identifica come operazione di importanza strategica, promuove l’adozione di modalità organizzative flessibili e misure di welfare di conciliazione, volte a garantire alle lavoratrici e ai lavoratori un miglior equilibrio tra vita lavorativa e cure familiari e favorire anche attraverso la corresponsabilità dei compiti di cura la partecipazione delle donne nel mondo del lavoro.
La misura eroga contributi ai datori di lavoro che a far data dal presente Avviso adottano ed attuano Piani di welfare di conciliazione, definiti in considerazione dei bisogni delle lavoratrici e dei lavoratori; incentiva, inoltre, la costituzione di Reti di welfare territoriale per l’attivazione di servizi di conciliazione, da erogare a lavoratrici/tori e alle loro famiglie.
L’adozione di misure di conciliazione, destinate prioritariamente ad una maggiore inclusione delle donne nel mondo del lavoro, è promossa nella prospettiva della certificazione della parità di genere, introdotta dalla legge n. 162/2021

Le difficoltà a conciliare lavoro e impegni familiari ingenerano un calo della felicità personale, conflittualità nei luoghi di lavoro e ridotto benessere sociale. Al contrario, si rileva come le aziende attente alle necessità dei lavoratori favoriscano un rapporto di fiducia che stimola la motivazione ed il coinvolgimento, generando un impatto positivo sulla qualità del lavoro e sulla produttività interna.
Conciliare i tempi di vita e di lavoro è dunque un tema determinante per le donne, per la società e per le aziende stesse.
È importante, dunque, che il tema della conciliazione vita–lavoro entri sempre più a far parte della cultura di impresa, prevedendo

  • un’organizzazione più flessibile in termini di orario e di luogo di lavoro
  • l’attivazione di servizi volti a supportare il lavoratore nelle incombenze della vita familiare, per l’assistenza e la cura di figli o familiari non autosufficienti o per il disbrigo di pratiche domestiche, affinché lavoratori e lavoratrici possano dedicare tempo alle necessità familiari senza per questo rinunciare al perseguimento di obiettivi in ambito lavorativo.

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  • per i singoli liberi professionisti, dal certificato o attestato di iscrizione all’albo, ordine o collegio professionale oppure dal “Certificato di attribuzione di partita IVA” rilasciato dall’Agenzia delle Entrate o dalla più recente dichiarazione di variazione attività MOD. AA) presentata e relativa ricevuta di presentazione;
  • per le Associazioni di professionisti o Studi associati di professionisti, dal “Certificato di attribuzione di partita IVA” rilasciato dall’Agenzia delle Entrate o dalla più recente dichiarazione di variazione attività MOD. AA) presentata e relativa ricevuta di presentazione;
  • per le Società tra professionisti (StP), le Società di professionisti o di ingegneria di cui all’articolo 66, comma 1, lettere b e c del D.Lgs 31 marzo 2023, n. 36, e le Società tra avvocati di cui alla Legge 247/2012, da visura camerale aggiornata;

b. avere almeno 1 dipendente;
c. per imprese, società tra professionisti etc. tenuti all’iscrizione alla CCIAA: essere regolarmente iscritti presso il registro delle imprese della CCIAA territorialmente competente con stato attivo;
d. per i liberi professionisti: essere regolarmente iscritti ad albi, elenchi, ordini o collegi professionali ove obbligatorio per legge; o essere iscritti ad associazioni professionali inserite nell'elenco di cui alla L. 4/2013 e/o alla L. R. n. 73/2008; o essere iscritti alla Gestione Separata dell'INPS e in ogni caso in possesso di partita IVA attiva rilasciata da parte delle Agenzia delle Entrate per lo svolgimento dell'attività e risultante dalla sezione anagrafica del cassetto fiscale;
e. non trovarsi in stato di fallimento, liquidazione coatta, liquidazione volontaria, concordato preventivo, né avere in corso un procedimento per la dichiarazione di una di tali situazioni nei propri confronti laddove pertinente;
f. essere in regola con gli obblighi relativi al pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali a favore dei lavoratori e con le contribuzioni agli Enti Paritetici ove espressamente previsto dai Contratti Collettivi Nazionali Interconfederali o di Categoria;
g. essere in regola con la normativa vigente in materia di sicurezza del lavoro;
h. essere in regola con quanto previsto dal Codice per le pari opportunità (D.Lgs. 198/2006) da ultimo modificato dalla legge 162/2021;
i. essere in regola con le assunzioni previste dalla Legge n.68 del 12/03/99 “Norme per il diritto al lavoro dei disabili” e ss.mm.ii. in materia di collocamento mirato ai disabili;
j. essere in regola con la normativa sugli aiuti di Stato in regime “de minimis”.

Spese Ammissibili

Sono ammissibili le spese sostenute dai beneficiari di progetto.
Il piano finanziario dei progetti, rappresentato dalla scheda preventivo di cui al precedente articolo, dovrà essere definito dai Costi diretti ammissibili maggiorati di un tasso forfettario del 7% a copertura dei costi indiretti (Regolamento UE 1060/2021 art.54, lett.a) come disciplinata nel Manuale per i beneficiari FSE+ 2021-2027 di cui alla D.G.R. n.610 del 5 giugno 2023, Allegato A Sezione B.
In particolare, il piano finanziario dovrà essere predisposto valorizzando - a costi reali - le sole voci di spesa riguardanti i costi diretti sotto indicati:
B.2.1 DOCENZA/ORIENTAMENTO

  • B.2.1.1 Docenti junior interni
  • B.2.1.2 Docenti senior interni
  • B.2.1.3 Codocenti interni
  • B.2.1.4 Docenti junior esterni (fascia B)
  • B.2.1.5 Docenti senior esterni (fascia A)
  • B.2.1.6 Codocenti esterni/ docenti esterni (fascia C)

B.2.3 Personale tecnico–amministrativo

  • B.2.3.1 Personale amministrativo esterno
  • B.2.3.6 Personale amministrativo interno

B.4.7 Consulenti/ricercatori

B.2.7 Buoni servizi

  • B.2.7.1 Servizi di cura

B.2.10 Costi per servizi

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Toscana
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CoAv932

Specifiche

Dotazione:
Disponibile per tutti i piani pro
Scadenza: 
31 dicembre 2025

Quanto finanzia

Richiesta minima:
Disponibile per tutti i piani pro
Richiesta massima:
Disponibile per tutti i piani pro

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Descrizione del Bando

Finanziamento per supportare le lavoratrici.

A chi si rivolge

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Spese Ammissibili

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