L’obiettivo generale del bando è la promozione di un sistema di iniziative di welfare culturale sul territorio della provincia di Lucca, connesso:

• agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, in particolare ai Goals n. 3 «Assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età» e n. 11 «Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili»;
• alle linee di azione suggerite dall’OMS – Organizzazione Mondiale della Sanità.
  Le progettualità sostenute tramite questo bando, dovranno utilizzare la cultura quale strumento di promozione del benessere e della salute, negli individui e nelle comunità, attraverso pratiche artistiche, performative e di utilizzo del patrimonio culturale di un contesto specifico.
  La Fondazione intende promuovere il rafforzamento di alleanze e partnership tra soggetti pubblico-privati del territorio, nonché dei soggetti che operano più specificatamente in ambito sociale e/o creativo culturale, al fine di realizzare interventi di welfare culturale integrati, sostenibili e strutturati nel tempo.
  Saranno valutate le richieste degli enti aventi ad oggetto i progetti che perseguono i seguenti obiettivi specifici:
• potenziare il ruolo della cultura come elemento di integrazione e di benessere;
• attivare nuove responsabilità sociali degli operatori culturali;
• contribuire alla creazione di valore culturale e sociale per il territorio;
• sostenere lo sviluppo di reti.

Il Bando si rivolge esclusivamente a:

• enti che abbiano preso parte al corso «La cultura, cura comune», il cantiere di formazione sul welfare di comunità a vocazione culturale organizzato da Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e Fondazione per la Coesione Sociale nella primavera 2024;
• reti formate da almeno 2 realtà con sede nella Provincia di Lucca. Ogni partenariato individua un soggetto capofila, che presenta la richiesta di contributo a nome di tutti gli altri soggetti partner e tiene i rapporti con la Fondazione.
  Ogni partnership deve essere composta da almeno:
  – un ente pubblico (solo per progetti riguardanti musei, archivi e biblioteche di cui sia proprietario/gestore) o privato senza finalità di lucro che presenti, tra le finalità principali del proprio Statuto, la gestione di attività culturali e che abbia una comprovata esperienza in tale ambito (ente capofila);
  – un Ente del Terzo Settore (o altre associazioni, fondazioni ed enti religiosi) che agisca con comprovata esperienza nell’ambito dell’accompagnamento e il sostegno alle persone in situazione di vulnerabilità (ente partner).
  Il partenariato dovrà essere fattivo e valorizzare i ruoli di tutti gli enti partecipanti, interessati a contribuire positivamente all’intervento sulla base delle proprie competenze, della rete in cui sono inseriti o di altre caratteristiche che verranno opportunamente specificate