Bando Overall - 3a edizione

Quanto finanzia

Richiesta minima
N/D
Richiesta massima
60.000,00 €

Descrizione del Bando

Nello spirito del ruolo e della missione della Fondazione a favore del proprio territorio di riferimento, il Programma Pluriennale di Attività 2024-2026 pone l’accento sull’esigenza di cogliere la multiformità e multidimensionalità delle questioni sull’invecchiamento. Nella sezione dedicata a priorità, strategie e obiettivi del Settore “Assistenza agli anziani” si declina infatti quale intendimento quello di “Sostenere la rete territoriale già consolidata (enti locali, terzo settore, reti di prossimità) nella realizzazione di un mix di interventi – in equilibrio dinamico, coordinato e integrato – che possa contribuire concretamente ed efficacemente alla qualità della vita dell’anziano, valorizzandone autonomie, libertà e competenze. La costante interazione e collaborazione tra tutti gli attori sociali e fra le diverse figure coinvolte (famiglie, caregiver, medici, infermieri e operatori socio-sanitari, case manager…) consente infatti una sempre maggiore integrazione tra servizi sociali, sanitari, relativi alla cultura, alla socialità, alla formazione, mettendo dunque al centro il complesso dei desideri e dei bisogni della persona”.
Si preferisce dunque, più che definire degli obiettivi specifici, individuare alcuni principi, alcune variabili e alcune dinamiche che probabilmente riescono meglio a comprendere e descriverne i molteplici profili, quali:

  • il rispetto delle libertà e delle autonomie individuali, valorizzando al contempo la funzione della socialità e della rete comunitaria: è di fondamentale importanza mantenere la persona al centro del proprio ambiente, della propria famiglia e dei caregiver, per costruire percorsi attivi e partecipativi, flessibili, integrati, che valorizzino relazioni e conoscenze;
  • la presenza di spazi e luoghi inclusivi e accessibili: relazioni, esperienze, significato e identità non sussistono senza spazi e luoghi, in primis quello della casa e della dimensione dell’abitare. Ma è importante che tali valori possano estendersi a livello urbano e più in generale al territorio, favorendo l’accesso e la fruizione degli spazi e dell’ambiente, l’adozione di uno stile di vita sano e attivo, una mobilità lenta, dolce e sostenibile;
  • la coprogettazione dei servizi e dei percorsi offerti: è necessario coinvolgere e integrare non solo tutti i diversi attori che operano nella cura e nell’assistenza degli anziani, ma anche le rispettive competenze, gli strumenti e le attività, costruendo al contempo sulla persona una “mappa” dei bisogni e una visione condivisi, anche con la famiglia e i caregiver, favorendo i legami di appartenenza al proprio “territorio relazionale” nonché percorsi adattabili al mutare dei bisogni della persona;
  • il potenziamento e la valorizzazione delle competenze – umane e relazionali, oltre che professionali – di operatori e volontari: il loro contributo nella relazione di cura è essenziale, in particolare per il carattere di complementarietà e sinergia che esso riveste. Se è di vitale importanza favorire la formazione continua per gli operatori professionali in termini di sviluppo delle competenze, della sensibilità, della qualità e dell’impatto dei percorsi – è altrettanto importante far emergere la figura del volontario in quanto portatore di valori – in termini di dono, impegno personale, condivisione, identità e missione;
  • il dinamismo e l’adattabilità delle proposte al contesto: i bisogni cambiano in relazione alla persona, al contesto e al tempo. E’ di fondamentale importanza che le fasi di analisi ed elaborazione delle risposte possano dare luogo ad un continuum di opzioni, opportunità e strumenti di valorizzazione delle capacità e competenze della persona anziana;
  • l’importanza delle relazioni intergenerazionali: favorire il dialogo e il confronto fra generazioni non è solo un eccellente strumento di inclusione e coesione sociale, ma offre straordinarie opportunità in termini di conoscenza, cittadinanza attiva, solidarietà, trasmissione del patrimonio culturale;
  • le nuove tecnologie: rappresentano una grande opportunità per tutti gli attori coinvolti; dalla telemedicina ai social, lo spettro di possibilità è estremamente vasto e tale occasione va colta realizzandone la complessità, adattandola ai bisogni e valorizzando gli aspetti relazionali e inclusivi, nel rispetto della persona e del suo contesto.

A chi si rivolge

Le organizzazioni richiedenti (e/o capofila) devono avere la sede legale e/o operativa nel territorio di intervento della Fondazione di cui all’art. 1, comma 3 dello Statuto e devono essere costituite da almeno 2 anni alla data di presentazione della richiesta. Le azioni progettuali dovranno svolgersi nel sopra citato territorio di riferimento della Fondazione. Sono destinatari del Bando – in qualità di ente proponente o capofila – gli Enti non profit di natura privata che abbiano quale propria attività primaria e diretta quella caratterizzata da fini di assistenza socio-sanitaria e socio-assistenziale.
Verrà valorizzata la realizzazione di progetti condivisi attraverso la costituzione di reti di partenariato tra più soggetti che possiedano i requisiti previsti dal Regolamento dell’attività istituzionale della Fondazione. La richiesta dovrà essere comunque presentata da un solo ente capofila che dovrà possedere le necessarie e opportune competenze, in ambito organizzativo, gestionale, economico e relazionale, al fine di catalizzare e coordinare al meglio non solo gli ulteriori partner coinvolti nel progetto ma il più ampio spettro di attori sociali e risorse della comunità.

Spese Ammissibili

Le attività e gli interventi oggetto delle proposte progettuali che verranno presentate nell’ambito del presente Bando non possano essere descritte e dettagliate a priori, essendo appunto il risultato di una attenta analisi dei bisogni, del contesto e della rete comunitaria. Per questo la Fondazione invita gli enti e le reti proponenti a una progettazione il più possibile accurata e motivata.
Si precisa che non sono comunque ammesse al Bando le seguenti tipologie di intervento, nonché i costi relativi o assimilabili a:

  • spese di gestione ordinaria (attività istituzionale dell’ente proponente e degli enti partner);
  • azioni/progetti/attività puntuali (quali, ad esempio, servizi di trasporto, gruppi di mutuo/auto aiuto, attività di studio e ricerca…) non inseriti in una proposta progettuale più ampia ed articolata;
  • acquisto di arredi, attrezzature e automezzi, ancorché finalizzati o correlati alle azioni oggetto della proposta progettuale;
  • valorizzazione delle attività di volontariato, delle donazioni di beni/servizi e qualsiasi onere che non dia luogo ad un esborso effettivo e documentabile.
Emilia-Romagna

Specifiche

Dotazione:
510.000,00 €
Scadenza: 
3 giugno 2024
Minimo: 
N/D
Massimo:
60.000,00 €

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Bando Overall - 3a edizione

Specifiche

Codice:
FoBa1175
Dotazione:
510.000,00 €
Scadenza: 
3 giugno 2024
Apertura: 

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Nello spirito del ruolo e della missione della Fondazione a favore del proprio territorio di riferimento, il Programma Pluriennale di Attività 2024-2026 pone l’accento sull’esigenza di cogliere la multiformità e multidimensionalità delle questioni sull’invecchiamento. Nella sezione dedicata a priorità, strategie e obiettivi del Settore “Assistenza agli anziani” si declina infatti quale intendimento quello di “Sostenere la rete territoriale già consolidata (enti locali, terzo settore, reti di prossimità) nella realizzazione di un mix di interventi – in equilibrio dinamico, coordinato e integrato – che possa contribuire concretamente ed efficacemente alla qualità della vita dell’anziano, valorizzandone autonomie, libertà e competenze. La costante interazione e collaborazione tra tutti gli attori sociali e fra le diverse figure coinvolte (famiglie, caregiver, medici, infermieri e operatori socio-sanitari, case manager…) consente infatti una sempre maggiore integrazione tra servizi sociali, sanitari, relativi alla cultura, alla socialità, alla formazione, mettendo dunque al centro il complesso dei desideri e dei bisogni della persona”.
Si preferisce dunque, più che definire degli obiettivi specifici, individuare alcuni principi, alcune variabili e alcune dinamiche che probabilmente riescono meglio a comprendere e descriverne i molteplici profili, quali:

  • il rispetto delle libertà e delle autonomie individuali, valorizzando al contempo la funzione della socialità e della rete comunitaria: è di fondamentale importanza mantenere la persona al centro del proprio ambiente, della propria famiglia e dei caregiver, per costruire percorsi attivi e partecipativi, flessibili, integrati, che valorizzino relazioni e conoscenze;
  • la presenza di spazi e luoghi inclusivi e accessibili: relazioni, esperienze, significato e identità non sussistono senza spazi e luoghi, in primis quello della casa e della dimensione dell’abitare. Ma è importante che tali valori possano estendersi a livello urbano e più in generale al territorio, favorendo l’accesso e la fruizione degli spazi e dell’ambiente, l’adozione di uno stile di vita sano e attivo, una mobilità lenta, dolce e sostenibile;
  • la coprogettazione dei servizi e dei percorsi offerti: è necessario coinvolgere e integrare non solo tutti i diversi attori che operano nella cura e nell’assistenza degli anziani, ma anche le rispettive competenze, gli strumenti e le attività, costruendo al contempo sulla persona una “mappa” dei bisogni e una visione condivisi, anche con la famiglia e i caregiver, favorendo i legami di appartenenza al proprio “territorio relazionale” nonché percorsi adattabili al mutare dei bisogni della persona;
  • il potenziamento e la valorizzazione delle competenze – umane e relazionali, oltre che professionali – di operatori e volontari: il loro contributo nella relazione di cura è essenziale, in particolare per il carattere di complementarietà e sinergia che esso riveste. Se è di vitale importanza favorire la formazione continua per gli operatori professionali in termini di sviluppo delle competenze, della sensibilità, della qualità e dell’impatto dei percorsi – è altrettanto importante far emergere la figura del volontario in quanto portatore di valori – in termini di dono, impegno personale, condivisione, identità e missione;
  • il dinamismo e l’adattabilità delle proposte al contesto: i bisogni cambiano in relazione alla persona, al contesto e al tempo. E’ di fondamentale importanza che le fasi di analisi ed elaborazione delle risposte possano dare luogo ad un continuum di opzioni, opportunità e strumenti di valorizzazione delle capacità e competenze della persona anziana;
  • l’importanza delle relazioni intergenerazionali: favorire il dialogo e il confronto fra generazioni non è solo un eccellente strumento di inclusione e coesione sociale, ma offre straordinarie opportunità in termini di conoscenza, cittadinanza attiva, solidarietà, trasmissione del patrimonio culturale;
  • le nuove tecnologie: rappresentano una grande opportunità per tutti gli attori coinvolti; dalla telemedicina ai social, lo spettro di possibilità è estremamente vasto e tale occasione va colta realizzandone la complessità, adattandola ai bisogni e valorizzando gli aspetti relazionali e inclusivi, nel rispetto della persona e del suo contesto.

A chi si rivolge

Le organizzazioni richiedenti (e/o capofila) devono avere la sede legale e/o operativa nel territorio di intervento della Fondazione di cui all’art. 1, comma 3 dello Statuto e devono essere costituite da almeno 2 anni alla data di presentazione della richiesta. Le azioni progettuali dovranno svolgersi nel sopra citato territorio di riferimento della Fondazione. Sono destinatari del Bando – in qualità di ente proponente o capofila – gli Enti non profit di natura privata che abbiano quale propria attività primaria e diretta quella caratterizzata da fini di assistenza socio-sanitaria e socio-assistenziale.
Verrà valorizzata la realizzazione di progetti condivisi attraverso la costituzione di reti di partenariato tra più soggetti che possiedano i requisiti previsti dal Regolamento dell’attività istituzionale della Fondazione. La richiesta dovrà essere comunque presentata da un solo ente capofila che dovrà possedere le necessarie e opportune competenze, in ambito organizzativo, gestionale, economico e relazionale, al fine di catalizzare e coordinare al meglio non solo gli ulteriori partner coinvolti nel progetto ma il più ampio spettro di attori sociali e risorse della comunità.

Spese Ammissibili

Le attività e gli interventi oggetto delle proposte progettuali che verranno presentate nell’ambito del presente Bando non possano essere descritte e dettagliate a priori, essendo appunto il risultato di una attenta analisi dei bisogni, del contesto e della rete comunitaria. Per questo la Fondazione invita gli enti e le reti proponenti a una progettazione il più possibile accurata e motivata.
Si precisa che non sono comunque ammesse al Bando le seguenti tipologie di intervento, nonché i costi relativi o assimilabili a:

  • spese di gestione ordinaria (attività istituzionale dell’ente proponente e degli enti partner);
  • azioni/progetti/attività puntuali (quali, ad esempio, servizi di trasporto, gruppi di mutuo/auto aiuto, attività di studio e ricerca…) non inseriti in una proposta progettuale più ampia ed articolata;
  • acquisto di arredi, attrezzature e automezzi, ancorché finalizzati o correlati alle azioni oggetto della proposta progettuale;
  • valorizzazione delle attività di volontariato, delle donazioni di beni/servizi e qualsiasi onere che non dia luogo ad un esborso effettivo e documentabile.

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FoBa1175

Specifiche

Dotazione:
Disponibile per tutti i piani pro
Scadenza: 
3 giugno 2024

Quanto finanzia

Richiesta minima:
Disponibile per tutti i piani pro
Richiesta massima:
Disponibile per tutti i piani pro

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