Nello spirito del ruolo e della missione della Fondazione a favore del proprio territorio di riferimento, il Programma Pluriennale di Attività 2024-2026 pone l’accento sull’esigenza di cogliere la multiformità e multidimensionalità delle questioni sull’invecchiamento. Nella sezione dedicata a priorità, strategie e obiettivi del Settore “Assistenza agli anziani” si declina infatti quale intendimento quello di “Sostenere la rete territoriale già consolidata (enti locali, terzo settore, reti di prossimità) nella realizzazione di un mix di interventi – in equilibrio dinamico, coordinato e integrato – che possa contribuire concretamente ed efficacemente alla qualità della vita dell’anziano, valorizzandone autonomie, libertà e competenze. La costante interazione e collaborazione tra tutti gli attori sociali e fra le diverse figure coinvolte (famiglie, caregiver, medici, infermieri e operatori socio-sanitari, case manager…) consente infatti una sempre maggiore integrazione tra servizi sociali, sanitari, relativi alla cultura, alla socialità, alla formazione, mettendo dunque al centro il complesso dei desideri e dei bisogni della persona”.
Si preferisce dunque, più che definire degli obiettivi specifici, individuare alcuni principi, alcune variabili e alcune dinamiche che probabilmente riescono meglio a comprendere e descriverne i molteplici profili, quali:
Le organizzazioni richiedenti (e/o capofila) devono avere la sede legale e/o operativa nel territorio di intervento della Fondazione di cui all’art. 1, comma 3 dello Statuto e devono essere costituite da almeno 2 anni alla data di presentazione della richiesta. Le azioni progettuali dovranno svolgersi nel sopra citato territorio di riferimento della Fondazione. Sono destinatari del Bando – in qualità di ente proponente o capofila – gli Enti non profit di natura privata che abbiano quale propria attività primaria e diretta quella caratterizzata da fini di assistenza socio-sanitaria e socio-assistenziale.
Verrà valorizzata la realizzazione di progetti condivisi attraverso la costituzione di reti di partenariato tra più soggetti che possiedano i requisiti previsti dal Regolamento dell’attività istituzionale della Fondazione. La richiesta dovrà essere comunque presentata da un solo ente capofila che dovrà possedere le necessarie e opportune competenze, in ambito organizzativo, gestionale, economico e relazionale, al fine di catalizzare e coordinare al meglio non solo gli ulteriori partner coinvolti nel progetto ma il più ampio spettro di attori sociali e risorse della comunità.
Le attività e gli interventi oggetto delle proposte progettuali che verranno presentate nell’ambito del presente Bando non possano essere descritte e dettagliate a priori, essendo appunto il risultato di una attenta analisi dei bisogni, del contesto e della rete comunitaria. Per questo la Fondazione invita gli enti e le reti proponenti a una progettazione il più possibile accurata e motivata.
Si precisa che non sono comunque ammesse al Bando le seguenti tipologie di intervento, nonché i costi relativi o assimilabili a:
Affidati al nostro team di esperti per vincere questo bando!
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Si preferisce dunque, più che definire degli obiettivi specifici, individuare alcuni principi, alcune variabili e alcune dinamiche che probabilmente riescono meglio a comprendere e descriverne i molteplici profili, quali:
Le organizzazioni richiedenti (e/o capofila) devono avere la sede legale e/o operativa nel territorio di intervento della Fondazione di cui all’art. 1, comma 3 dello Statuto e devono essere costituite da almeno 2 anni alla data di presentazione della richiesta. Le azioni progettuali dovranno svolgersi nel sopra citato territorio di riferimento della Fondazione. Sono destinatari del Bando – in qualità di ente proponente o capofila – gli Enti non profit di natura privata che abbiano quale propria attività primaria e diretta quella caratterizzata da fini di assistenza socio-sanitaria e socio-assistenziale.
Verrà valorizzata la realizzazione di progetti condivisi attraverso la costituzione di reti di partenariato tra più soggetti che possiedano i requisiti previsti dal Regolamento dell’attività istituzionale della Fondazione. La richiesta dovrà essere comunque presentata da un solo ente capofila che dovrà possedere le necessarie e opportune competenze, in ambito organizzativo, gestionale, economico e relazionale, al fine di catalizzare e coordinare al meglio non solo gli ulteriori partner coinvolti nel progetto ma il più ampio spettro di attori sociali e risorse della comunità.
Le attività e gli interventi oggetto delle proposte progettuali che verranno presentate nell’ambito del presente Bando non possano essere descritte e dettagliate a priori, essendo appunto il risultato di una attenta analisi dei bisogni, del contesto e della rete comunitaria. Per questo la Fondazione invita gli enti e le reti proponenti a una progettazione il più possibile accurata e motivata.
Si precisa che non sono comunque ammesse al Bando le seguenti tipologie di intervento, nonché i costi relativi o assimilabili a:
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