Il Bando intende contribuire alla piena partecipazione alla vita sociale e scolastica degli studenti e delle studentesse con disabilità intellettiva, attraverso interventi originali, innovativi e sperimentali che abbiano l’obiettivo di ridurre le barriere, sia fisiche che culturali, nell’accesso a opportunità educative e ricreative, al fine di facilitare il raggiungimento di una vita indipendente e quindi di essere in grado di fare scelte sempre più autonome basate sul rispetto del principio di autodeterminazione in vista della fuoriuscita dal sistema scuola.
I destinatari diretti degli interventi presentati nella proposta progettuale, dovranno essere studenti e studentesse con disabilità intellettiva della scuola secondaria di secondo grado (preferibilmente degli ultimi due anni).
I progetti dovranno intervenire su 3 dimensioni:
Più nello specifico i progetti sono chiamati ad attivare:
• la promozione dell’autonomia, capacità di scegliere / autodeterminazione, sviluppo di competenze nella prospettiva del Progetto di vita adulta;
• la creazione di una rete di co-progettazione, supporto e immersione nella comunità con particolare attenzione anche al coinvolgimento attivo delle famiglie e all’attivazione di risorse informali;
• promuovere rapporti amicali informali tra pari;
• promuovere la partecipazione ad attività in contesti sociali e relazionali di vita quotidiana;
• incentivare il presidio anche del periodo estivo / tempo libero attraverso l’attuazione di attività mirate;
• favorire il raccordo con eventuali percorsi PCTO.
Al Bando potranno rispondere le Organizzazioni senza scopo di lucro (a titolo esemplificativo e non esaustivo Associazioni, Fondazioni e Comitati con o senza personalità giuridica) che:
• perseguano scopi di utilità sociale e/o di promozione dello sviluppo economico del territorio;
• abbiano sede legale ed operativa nei territori di cui al punto 1.3.
Si specifica che l’assenza di finalità di lucro deve essere esplicitata nello statuto dell’organizzazione richiedente, il quale deve prevedere:
• il divieto alla distribuzione, diretta e indiretta, di utili, avanzi di gestione, fondi e riserve in favore di amministratori, soci, partecipanti, lavoratori o collaboratori;
• la destinazione di utili e avanzi di gestione allo svolgimento dell’attività statutaria o all’incremento del patrimonio;
• la destinazione dell’eventuale attivo risultante dalla liquidazione a fini di pubblica utilità o ad altre organizzazioni prive di scopo di lucro.
Voci di spesa considerate come ammissibili:
(i) Costi di Struttura in cui indicare esclusivamente i costi non direttamente collegati alla realizzazione del progetto presentato, ma piuttosto quelli relativi alla sostenibilità della “struttura” del soggetto richiedente (per es. quota parte dei costi relativi ai dipendenti amministrativi, o di segreteria; utenze e bollette, cancelleria, spese di segreteria, pulizie, canone di locazione sede, abbonamento sistemi internet wi-fi, etc.).
L’incidenza massima dei costi di struttura non può superare il 20% del costo totale del progetto.
(ii) Costi di progetto vale a dire quei costi direttamente collegati alla realizzazione del progetto presentato. A titolo di esempio: i costi relativi ai dipendenti che collaborano attivamente e direttamente alla realizzazione delle azioni progettuali, la quota parte dei costi di noleggio e affitto sedi e/o attrezzature direttamente collegati alla realizzazione delle iniziative, i costi di ristrutturazione, riqualificazione degli immobili o delle palestre, l’acquisto dei materiali necessari allo scopo che precede, etc.
Le spese direttamente dipendenti dalla realizzazione del progetto possono, quindi, essere:
Costi di progetto - Costi per Acquisti
Affidati al nostro team di esperti per vincere questo bando!
Il Bando intende contribuire alla piena partecipazione alla vita sociale e scolastica degli studenti e delle studentesse con disabilità intellettiva, attraverso interventi originali, innovativi e sperimentali che abbiano l’obiettivo di ridurre le barriere, sia fisiche che culturali, nell’accesso a opportunità educative e ricreative, al fine di facilitare il raggiungimento di una vita indipendente e quindi di essere in grado di fare scelte sempre più autonome basate sul rispetto del principio di autodeterminazione in vista della fuoriuscita dal sistema scuola.
I destinatari diretti degli interventi presentati nella proposta progettuale, dovranno essere studenti e studentesse con disabilità intellettiva della scuola secondaria di secondo grado (preferibilmente degli ultimi due anni).
I progetti dovranno intervenire su 3 dimensioni:
Più nello specifico i progetti sono chiamati ad attivare:
• la promozione dell’autonomia, capacità di scegliere / autodeterminazione, sviluppo di competenze nella prospettiva del Progetto di vita adulta;
• la creazione di una rete di co-progettazione, supporto e immersione nella comunità con particolare attenzione anche al coinvolgimento attivo delle famiglie e all’attivazione di risorse informali;
• promuovere rapporti amicali informali tra pari;
• promuovere la partecipazione ad attività in contesti sociali e relazionali di vita quotidiana;
• incentivare il presidio anche del periodo estivo / tempo libero attraverso l’attuazione di attività mirate;
• favorire il raccordo con eventuali percorsi PCTO.
Al Bando potranno rispondere le Organizzazioni senza scopo di lucro (a titolo esemplificativo e non esaustivo Associazioni, Fondazioni e Comitati con o senza personalità giuridica) che:
• perseguano scopi di utilità sociale e/o di promozione dello sviluppo economico del territorio;
• abbiano sede legale ed operativa nei territori di cui al punto 1.3.
Si specifica che l’assenza di finalità di lucro deve essere esplicitata nello statuto dell’organizzazione richiedente, il quale deve prevedere:
• il divieto alla distribuzione, diretta e indiretta, di utili, avanzi di gestione, fondi e riserve in favore di amministratori, soci, partecipanti, lavoratori o collaboratori;
• la destinazione di utili e avanzi di gestione allo svolgimento dell’attività statutaria o all’incremento del patrimonio;
• la destinazione dell’eventuale attivo risultante dalla liquidazione a fini di pubblica utilità o ad altre organizzazioni prive di scopo di lucro.
Voci di spesa considerate come ammissibili:
(i) Costi di Struttura in cui indicare esclusivamente i costi non direttamente collegati alla realizzazione del progetto presentato, ma piuttosto quelli relativi alla sostenibilità della “struttura” del soggetto richiedente (per es. quota parte dei costi relativi ai dipendenti amministrativi, o di segreteria; utenze e bollette, cancelleria, spese di segreteria, pulizie, canone di locazione sede, abbonamento sistemi internet wi-fi, etc.).
L’incidenza massima dei costi di struttura non può superare il 20% del costo totale del progetto.
(ii) Costi di progetto vale a dire quei costi direttamente collegati alla realizzazione del progetto presentato. A titolo di esempio: i costi relativi ai dipendenti che collaborano attivamente e direttamente alla realizzazione delle azioni progettuali, la quota parte dei costi di noleggio e affitto sedi e/o attrezzature direttamente collegati alla realizzazione delle iniziative, i costi di ristrutturazione, riqualificazione degli immobili o delle palestre, l’acquisto dei materiali necessari allo scopo che precede, etc.
Le spese direttamente dipendenti dalla realizzazione del progetto possono, quindi, essere:
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Finanziamento per progetti originali, innovativi e sperimentali per ridurre le barriere d'accesso alle opportunità educative e ricreative.
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