La Camera di Commercio di Pordenone-Udine, nell'ambito delle proprie iniziative istituzionali, si propone di sostenere le micro, piccole e medie imprese della provincia di Udine nella prevenzione e contrasto della microcriminalità. A tal fine, intende erogare contributi a favore delle imprese che operano nel commercio al dettaglio con sede fissa, nei pubblici esercizi, nelle attività artigianali di gastronomia (come pizzerie al taglio, gelaterie, rosticcerie, gastronomie), nelle attività artigianali di servizio alla persona (come acconciatori ed estetisti), nella produzione e vendita di prodotti artigianali (ad esempio ceramiche), nelle attività di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli condotte da aziende agricole, nonché alle agenzie di viaggio. Il supporto è destinato alla realizzazione di sistemi di sicurezza tecnologicamente avanzati, volti a creare un ambiente di tranquillità e sicurezza sia all'interno dell'impresa che nelle sue immediate vicinanze.

Possono accedere al contributo previsto dal presente bando le imprese, le cooperative e i consorzi che soddisfano la definizione di micro, piccola e media impresa secondo la normativa comunitaria. Le imprese devono avere la sede e/o un'unità locale destinataria dell'investimento situata nella ex provincia di Udine e soddisfare i seguenti requisiti:
a) essere iscritte al Registro Imprese della Camera di Commercio di Pordenone-Udine ed essere attive;
b) essere in regola con il pagamento del diritto camerale, se applicabile;
c) non essere in stato di liquidazione volontaria o giudiziale, concordato preventivo (eccetto il concordato con continuità aziendale), né in altre procedure concorsuali previste dal decreto legislativo 12 gennaio 2019, n. 14 (Codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza), e non avere in corso procedimenti per la dichiarazione di tali situazioni;
d) rispettare il regime "de minimis" come specificato all'art. 4 ed operare in settori di attività economica ammissibili ai sensi del bando. I settori esclusi sono indicati all'art. 1 del Regolamento (UE) 2023/2831;
e) essere conformi alla normativa vigente in materia di sicurezza sul lavoro, in base all'art. 73 della Legge Regionale 5 dicembre 2003, n. 18;
f) rispettare le condizioni stabilite dal DL 95/2012, art. 4, comma 6, come convertito dalla L 135/2012;
g) non essere soggette a sanzioni interdittive ai sensi dell'art. 9, comma 2, del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231 (Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica).