La Camera di Commercio intende incentivare l’avvio da parte delle Micro, Piccole e Medie Imprese (da ora in avanti PMI), di tutti i settori economici di percorsi per favorire la transizione energetica attraverso interventi di efficientamento energetico, introduzione di Fonti di Energia Rinnovabile (di seguito FER) e la partecipazione a Comunità Energetiche Rinnovabili (di seguito CER).
Sono agevolabili, attraverso la concessione di contributi, le spese sostenute per l’acquisizione di servizi di consulenza, da parte di figure altamente qualificate e competenti, finalizzati a favorire:
a. la razionalizzazione dell’uso di energia da parte delle imprese, attraverso la realizzazione di interventi di efficienza energetica, riducendo i consumi e le emissioni di gas clima-alteranti;
b. sistemi di autoproduzione FER, anche attraverso la partecipazione delle imprese alle CER conformi, dalle PMI delle ex province di Pordenone e Udine.
L’iniziativa deve essere riferita prevalentemente all’attività svolta dall’impresa nella sede legale o unità locale localizzata nelle ex province di Pordenone e Udine
Possono beneficiare del contributo previsto dal presente bando le imprese, le cooperative e i consorzi, che rientrino nella definizione di micro, piccola e media impresa secondo la normativa comunitaria, con sede e/o unità locale destinataria dell’investimento nelle ex province di Pordenone e di Udine:
a) iscritte al Registro Imprese della CCIAA di Pordenone-Udine e attive;
b) in regola con il pagamento del diritto camerale, ove previsto;
c) non in stato di scioglimento o liquidazione volontaria e non sottoposte a procedure concorsuali, quali fallimento, liquidazione coatta amministrativa, concordato preventivo, amministrazione controllata o straordinaria;
d) in regola con il regime “de minimis”, come meglio precisato all’art. 4 ed appartengono ai settori di attività economica ammissibili ai sensi del presente bando. I settori di attività esclusi dal contributo sono indicati all’art.1 del Regolamento (UE) 2023/2831;
e) che rispettano, ai sensi dell’art. 73 della Legge Regionale 5 dicembre 2003, n. 18 la normativa vigente in tema di sicurezza sul lavoro;
f) che rispettano le condizioni previste da DL 95/2012 art 4 comma 6, come convertito dalla L 135/2012;
g) non destinatarie di sanzioni interdittive ai sensi dell’articolo 9, comma 2, del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231 (Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica, a norma dell’articolo 11 della legge 29 settembre 2000, n. 300).
Sono finanziabili le seguenti iniziative:
Sono ammissibili le seguenti spese documentate, al netto di iva e altre imposte, sostenute dalle pmi per le iniziative di cui al punto 1:
a) consulenze relative a servizi per la redazione degli audit energetici, finalizzati a valutare la situazione iniziale “as is” dell’impresa, per individuare e quantificare gli interventi di efficienza e le opportunità di risparmio e definire un piano di miglioramento energetico;
b) consulenze relative alla progettazione di sistemi di raccolta e di monitoraggio dei dati energetici di base (bollette, contatori, ecc.) e della produzione (consumi, rendimenti, ecc.), anche attraverso l’utilizzo di automazioni con tecnologie 4.0;
c) consulenze esterne relative a servizi ISO 50001, ISO 50005, ISO 50009, compresi l’addestramento degli addetti, le prove di laboratorio e l’ottenimento della certificazione a cura di società notificate o accreditate ai sensi della normativa nazionale e comunitaria;
d) consulenze relative a servizi per studi di fattibilità per progetti di riqualificazione energetica;
e) consulenze relative a servizi per studio di fattibilità tecnico-economica finalizzata alla realizzazione di una comunità energetica rinnovabile (CEF);
f) spese per l’implementazione di tecnologie digitali e 4.0 (cloud, iot, intelligenza artificiale, ecc.) per favorire la transizione energetica (“doppia transizione”). La spesa è da considerarsi pro-quota per la durata massima di 12 mesi;
g) consulenze relative a servizi per la redazione di audit di carbon foot print, finalizzati a valutare la situazione iniziale “as is” dell’impresa in relazione agli agenti climalteranti, per individuare e quantificare gli interventi di carbon management e definire un piano di miglioramento;
h) consulenze relative a servizi per il rilievo delle perdite di aria compressa e identificazione baseload (always-on) per implementare un piano di miglioramento.
Sono ammissibili le seguenti spese documentate, al netto di iva e altre imposte, sostenute dalle pmi per le iniziative di cui al punto 2:
a) acquisto e installazione di collettori solari termici e/o impianti di microcogenerazione;
b) acquisto e installazione di impianti fotovoltaici per l’autoproduzione di energia con fonti rinnovabili da utilizzare nel sito produttivo;
c) acquisto e installazione di caldaie ad alta efficienza a condensazione, a biomassa ovvero pompe di calore in sostituzione delle caldaie in uso nella sede oggetto di intervento;
d) acquisto e installazione di raffrescatori/raffreddatori evaporativi portatili o fissi che non richiedono l’utilizzo di fluidi refrigeranti in uso nella sede oggetto di intervento;
e) acquisto e installazione di sistemi di domotica per il risparmio energetico;
f) acquisto e installazione di apparecchi LED a basso consumo in sostituzione dell'illuminazione tradizionale (a fluorescenza, incandescenza o alogena, etc.) (c.d.relamping);
g) spese tecniche di consulenza correlate alla realizzazione dell’intervento (progettazione, direzione lavori, relazioni tecniche specialistiche comprese quelle richieste dalla presente misura nel rispetto dei requisiti di ammissibilità delle spese, contributi obbligatori dei professionisti, ecc.) nel limite del 10% delle spese ammissibili.
Affidati al nostro team di esperti per vincere questo bando!
La Camera di Commercio intende incentivare l’avvio da parte delle Micro, Piccole e Medie Imprese (da ora in avanti PMI), di tutti i settori economici di percorsi per favorire la transizione energetica attraverso interventi di efficientamento energetico, introduzione di Fonti di Energia Rinnovabile (di seguito FER) e la partecipazione a Comunità Energetiche Rinnovabili (di seguito CER).
Sono agevolabili, attraverso la concessione di contributi, le spese sostenute per l’acquisizione di servizi di consulenza, da parte di figure altamente qualificate e competenti, finalizzati a favorire:
a. la razionalizzazione dell’uso di energia da parte delle imprese, attraverso la realizzazione di interventi di efficienza energetica, riducendo i consumi e le emissioni di gas clima-alteranti;
b. sistemi di autoproduzione FER, anche attraverso la partecipazione delle imprese alle CER conformi, dalle PMI delle ex province di Pordenone e Udine.
L’iniziativa deve essere riferita prevalentemente all’attività svolta dall’impresa nella sede legale o unità locale localizzata nelle ex province di Pordenone e Udine
Possono beneficiare del contributo previsto dal presente bando le imprese, le cooperative e i consorzi, che rientrino nella definizione di micro, piccola e media impresa secondo la normativa comunitaria, con sede e/o unità locale destinataria dell’investimento nelle ex province di Pordenone e di Udine:
a) iscritte al Registro Imprese della CCIAA di Pordenone-Udine e attive;
b) in regola con il pagamento del diritto camerale, ove previsto;
c) non in stato di scioglimento o liquidazione volontaria e non sottoposte a procedure concorsuali, quali fallimento, liquidazione coatta amministrativa, concordato preventivo, amministrazione controllata o straordinaria;
d) in regola con il regime “de minimis”, come meglio precisato all’art. 4 ed appartengono ai settori di attività economica ammissibili ai sensi del presente bando. I settori di attività esclusi dal contributo sono indicati all’art.1 del Regolamento (UE) 2023/2831;
e) che rispettano, ai sensi dell’art. 73 della Legge Regionale 5 dicembre 2003, n. 18 la normativa vigente in tema di sicurezza sul lavoro;
f) che rispettano le condizioni previste da DL 95/2012 art 4 comma 6, come convertito dalla L 135/2012;
g) non destinatarie di sanzioni interdittive ai sensi dell’articolo 9, comma 2, del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231 (Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica, a norma dell’articolo 11 della legge 29 settembre 2000, n. 300).
Sono finanziabili le seguenti iniziative:
Sono ammissibili le seguenti spese documentate, al netto di iva e altre imposte, sostenute dalle pmi per le iniziative di cui al punto 1:
a) consulenze relative a servizi per la redazione degli audit energetici, finalizzati a valutare la situazione iniziale “as is” dell’impresa, per individuare e quantificare gli interventi di efficienza e le opportunità di risparmio e definire un piano di miglioramento energetico;
b) consulenze relative alla progettazione di sistemi di raccolta e di monitoraggio dei dati energetici di base (bollette, contatori, ecc.) e della produzione (consumi, rendimenti, ecc.), anche attraverso l’utilizzo di automazioni con tecnologie 4.0;
c) consulenze esterne relative a servizi ISO 50001, ISO 50005, ISO 50009, compresi l’addestramento degli addetti, le prove di laboratorio e l’ottenimento della certificazione a cura di società notificate o accreditate ai sensi della normativa nazionale e comunitaria;
d) consulenze relative a servizi per studi di fattibilità per progetti di riqualificazione energetica;
e) consulenze relative a servizi per studio di fattibilità tecnico-economica finalizzata alla realizzazione di una comunità energetica rinnovabile (CEF);
f) spese per l’implementazione di tecnologie digitali e 4.0 (cloud, iot, intelligenza artificiale, ecc.) per favorire la transizione energetica (“doppia transizione”). La spesa è da considerarsi pro-quota per la durata massima di 12 mesi;
g) consulenze relative a servizi per la redazione di audit di carbon foot print, finalizzati a valutare la situazione iniziale “as is” dell’impresa in relazione agli agenti climalteranti, per individuare e quantificare gli interventi di carbon management e definire un piano di miglioramento;
h) consulenze relative a servizi per il rilievo delle perdite di aria compressa e identificazione baseload (always-on) per implementare un piano di miglioramento.
Sono ammissibili le seguenti spese documentate, al netto di iva e altre imposte, sostenute dalle pmi per le iniziative di cui al punto 2:
a) acquisto e installazione di collettori solari termici e/o impianti di microcogenerazione;
b) acquisto e installazione di impianti fotovoltaici per l’autoproduzione di energia con fonti rinnovabili da utilizzare nel sito produttivo;
c) acquisto e installazione di caldaie ad alta efficienza a condensazione, a biomassa ovvero pompe di calore in sostituzione delle caldaie in uso nella sede oggetto di intervento;
d) acquisto e installazione di raffrescatori/raffreddatori evaporativi portatili o fissi che non richiedono l’utilizzo di fluidi refrigeranti in uso nella sede oggetto di intervento;
e) acquisto e installazione di sistemi di domotica per il risparmio energetico;
f) acquisto e installazione di apparecchi LED a basso consumo in sostituzione dell'illuminazione tradizionale (a fluorescenza, incandescenza o alogena, etc.) (c.d.relamping);
g) spese tecniche di consulenza correlate alla realizzazione dell’intervento (progettazione, direzione lavori, relazioni tecniche specialistiche comprese quelle richieste dalla presente misura nel rispetto dei requisiti di ammissibilità delle spese, contributi obbligatori dei professionisti, ecc.) nel limite del 10% delle spese ammissibili.
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Finanziamento per interventi di efficientamento energetico e/o transizione verso fonti di energia rinnovabili.
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