La Fondazione Agostino De Mari, attraverso il bando "Welfare di comunità", mira a sostenere le iniziative volte a contrastare varie forme di povertà, concentrandosi sul supporto alle categorie più svantaggiate. Questo viene realizzato tramite un approccio di rete che promuove la corresponsabilità e la costruzione di azioni comunitarie e generative. L'obiettivo è individuare le fragilità sociali e promuovere azioni condivise, sperimentando nuovi modelli e percorsi innovativi. Inoltre, si cerca di coinvolgere e valorizzare le stesse persone svantaggiate nell'ambito di un welfare generativo.
Di conseguenza, gli obiettivi del bando includono:

• Migliorare la fornitura dei servizi locali e promuovere reti per affrontare le situazioni di povertà e fragilità accentuate dall'attuale emergenza sanitaria.
• Riorientare i servizi per la conciliazione tra vita e lavoro per sostenere le famiglie nel gestire le esigenze di tutti i membri, con particolare attenzione alle donne e ai soggetti più vulnerabili.
• Potenziare la risposta ai bisogni degli anziani, dei disabili e dei bambini, nonché dei servizi con un approccio intergenerazionale e interdisciplinare.
• Migliorare la qualità della vita dei soggetti fragili e delle loro famiglie, al fine di favorirne la partecipazione attiva alla vita sociale, inclusa la pratica sportiva, lo sviluppo delle abilità motorie, e le attività culturali e di socializzazione.
• Promuovere l'inclusione socio-lavorativa di persone in situazioni di difficoltà e l'integrazione di individui con background migratorio, con particolare attenzione alle zone interne della provincia di Savona.

La partecipazione al Bando Welfare di Comunità è riservata ai soggetti, sia pubblici che privati, che soddisfano i seguenti criteri:

• Posseggono scopi di utilità sociale o mirano alla promozione dello sviluppo economico.
• Sono autonomi secondo quanto previsto dal proprio statuto. Nel caso in cui il richiedente sia una sezione locale di un ente strutturato territorialmente, la richiesta può essere considerata ammissibile solo se la sezione locale gode di adeguata autonomia operativa, come definito dallo statuto e dall'atto costitutivo dell'ente territoriale, oppure se è accompagnata da un esplicito consenso dell'autorità sovraordinata competente.
• Non perseguono scopi di lucro, implicito per gli enti iscritti a una delle sezioni del Registro Unico del Terzo Settore. In attesa di ulteriori indicazioni per l'iscrizione al registro, sono considerate tali anche le organizzazioni iscritte al registro delle ONLUS.
  Per gli altri enti privati, l'assenza di finalità lucrative deve essere confermata da:
• Un divieto di distribuire, direttamente o indirettamente, utili o avanzi di gestione, fondi e riserve a fondatori, associati, lavoratori, collaboratori, amministratori e altri membri degli organi sociali, anche in caso di recesso o scioglimento del rapporto associativo.
• L'obbligo di devolvere il patrimonio dell'ente, in caso di scioglimento per qualsiasi motivo, a un altro ente senza scopo di lucro o a fini di utilità pubblica.