Il Buono servizio è un supporto economico progettato per combattere la povertà, destinato a persone con disabilità, anziani non autosufficienti, anziani in situazioni di fragilità sociale e i loro nuclei familiari. Questo incentivo è finalizzato a coprire i costi di servizi a richiesta individuale, funzionando come un "titolo di acquisto" per servizi diurni semi-residenziali e assistenza domiciliare, selezionati da un catalogo online di fornitori accreditati presso la Regione Puglia, istituito in seguito all'Atto dirigenziale n. 287/2024. L'obiettivo è garantire l'accesso a servizi essenziali per le persone e le famiglie che si trovano in particolari condizioni di bisogno sociale ed economico, delineate dai requisiti di accesso e dai criteri di priorità per l'intervento. Pertanto, il Buono servizio è un intervento che mira a migliorare, riqualificare e facilitare l'accesso ai servizi socio-assistenziali, vincolato all'acquisto di prestazioni socio-assistenziali e socio-sanitarie, per sostenere la domanda e promuovere l'orientamento verso strutture e servizi diurni e domiciliari di qualità, autorizzati al funzionamento, per anziani e persone con disabilità, all'interno di un sistema pubblico di accreditamento. Inoltre, il Buono servizio si propone come strumento principale per alleviare il carico di assistenza familiare per le persone con disabilità e gli anziani non autosufficienti, incoraggiando politiche di benessere e inclusione sociale. Questa iniziativa contribuisce a ridurre il divario di genere legato al tempo dedicato alla cura, un onere prevalentemente sostenuto dalle donne.
Possono richiedere il “Buono Servizio per i servizi a ciclo diurno e domiciliari destinati ad anziani e persone con disabilità” i nuclei familiari, anche se composti da una sola persona, che includano individui con disabilità e/o anziani over 65 non autosufficienti. Questi nuclei devono desiderare di accedere a strutture e servizi previsti dagli articoli 3 del R.R. n. 4/2019, 3 del R.R. n. 5/2019, centri diurni Alzheimer ai sensi del R.R. n. 3/2005, centri diurni ai sensi degli articoli 68 e 105 del R.R. n. 4/2007, oppure a servizi domiciliari SAD-ADI secondo gli articoli 87 e 88 del R.R. n. 4/2007, scelti in base al grado di compromissione delle autonomie funzionali. Inoltre, anziani over 65 in situazione di fragilità o isolamento sociale, residenti in Puglia al momento della domanda e interessati a frequentare un centro ai sensi dell’art. 106 del R.R. n. 4/2007, devono essere in possesso di:
a) Possedere un PAI (Progetto Assistenziale Individualizzato) attualmente valido, se si richiedono prestazioni socio-sanitarie secondo l'art. 3 del R.R. n. 4/2019, l'art. 3 del R.R. n. 5/2019, centri diurni Alzheimer ai sensi del R.R. n. 3/2005, e assistenza domiciliare integrata (ADI) ai sensi dell'art. 88 del R.R. n. 4/2007.
In alternativa:
b) Avere una Scheda di Valutazione Sociale (SVS) in corso di validità, se si richiedono prestazioni socio-assistenziali secondo gli articoli 68, 87, 105 e 106 del R.R. n. 4/2007. Questa scheda deve essere elaborata dal Servizio Sociale Professionale del Comune o dell’ambito territoriale in cui risiede il richiedente del buono servizio.
c) Presentare un ISEE ordinario del nucleo familiare attualmente valido, non superiore a € 40.000,00.
Inoltre, per i disabili adulti e gli anziani non autosufficienti, è richiesto anche:
d) Un ISEE ristretto in corso di validità, non superiore a € 10.000,00 per le persone con disabilità e non superiore a € 20.000,00 per gli anziani non autosufficienti over 65.
Le spese ammissibili sono quelle specificate nel D.P.R. n. 22 del 5 febbraio 2018 e successive modifiche, oltre a quelle elencate nel Vademecum delle spese ammissibili per il PR FSE+ 2021-2027, attualmente in fase di approvazione da parte del Coordinamento Tecnico della Commissione XI della Conferenza Stato-Regioni.
Inoltre, per essere ammissibili, le spese devono derivare da procedure di evidenza pubblica, quando applicabili, e rispettare criteri di trasparenza e concorrenza in conformità con la normativa vigente. Devono inoltre essere debitamente documentate e pertinenti, sia qualitativamente che temporalmente, all'attività progettuale per la quale è previsto il contributo. Le spese sostenute, a qualsiasi titolo, dopo la scadenza di validità del presente atto non saranno rendicontabili, pertanto non saranno riconosciute né rimborsate.
Il Soggetto Beneficiario può destinare fino al 2% del contributo finanziario provvisorio indicato in premessa per coprire le spese legate all'attuazione dell'Avviso pubblico in questione, come specificato nel Progetto Attuativo. Le spese ammissibili a finanziamento all'interno di questo 2% includono:
Costi del personale coinvolto nelle attività di coordinamento, attuazione, monitoraggio e rendicontazione dell'intervento, comprese eventuali indennità e straordinari per il personale interno, nel rispetto delle normative vigenti e/o mediante l'assunzione di personale esterno;
Spese per l'organizzazione e la realizzazione di attività di comunicazione e informazione relative all'intervento, come ad esempio l'acquisto di servizi di comunicazione da società esterne, la stampa e distribuzione di materiali informativi, la stampa e affissione di manifesti, e l'organizzazione di eventi informativi;
Costi per la gestione delle attività previste, tra cui piccole attrezzature dedicate e beni di consumo.
Affidati al nostro team di esperti per vincere questo bando!
Il Buono servizio è un supporto economico progettato per combattere la povertà, destinato a persone con disabilità, anziani non autosufficienti, anziani in situazioni di fragilità sociale e i loro nuclei familiari. Questo incentivo è finalizzato a coprire i costi di servizi a richiesta individuale, funzionando come un "titolo di acquisto" per servizi diurni semi-residenziali e assistenza domiciliare, selezionati da un catalogo online di fornitori accreditati presso la Regione Puglia, istituito in seguito all'Atto dirigenziale n. 287/2024. L'obiettivo è garantire l'accesso a servizi essenziali per le persone e le famiglie che si trovano in particolari condizioni di bisogno sociale ed economico, delineate dai requisiti di accesso e dai criteri di priorità per l'intervento. Pertanto, il Buono servizio è un intervento che mira a migliorare, riqualificare e facilitare l'accesso ai servizi socio-assistenziali, vincolato all'acquisto di prestazioni socio-assistenziali e socio-sanitarie, per sostenere la domanda e promuovere l'orientamento verso strutture e servizi diurni e domiciliari di qualità, autorizzati al funzionamento, per anziani e persone con disabilità, all'interno di un sistema pubblico di accreditamento. Inoltre, il Buono servizio si propone come strumento principale per alleviare il carico di assistenza familiare per le persone con disabilità e gli anziani non autosufficienti, incoraggiando politiche di benessere e inclusione sociale. Questa iniziativa contribuisce a ridurre il divario di genere legato al tempo dedicato alla cura, un onere prevalentemente sostenuto dalle donne.
Possono richiedere il “Buono Servizio per i servizi a ciclo diurno e domiciliari destinati ad anziani e persone con disabilità” i nuclei familiari, anche se composti da una sola persona, che includano individui con disabilità e/o anziani over 65 non autosufficienti. Questi nuclei devono desiderare di accedere a strutture e servizi previsti dagli articoli 3 del R.R. n. 4/2019, 3 del R.R. n. 5/2019, centri diurni Alzheimer ai sensi del R.R. n. 3/2005, centri diurni ai sensi degli articoli 68 e 105 del R.R. n. 4/2007, oppure a servizi domiciliari SAD-ADI secondo gli articoli 87 e 88 del R.R. n. 4/2007, scelti in base al grado di compromissione delle autonomie funzionali. Inoltre, anziani over 65 in situazione di fragilità o isolamento sociale, residenti in Puglia al momento della domanda e interessati a frequentare un centro ai sensi dell’art. 106 del R.R. n. 4/2007, devono essere in possesso di:
a) Possedere un PAI (Progetto Assistenziale Individualizzato) attualmente valido, se si richiedono prestazioni socio-sanitarie secondo l'art. 3 del R.R. n. 4/2019, l'art. 3 del R.R. n. 5/2019, centri diurni Alzheimer ai sensi del R.R. n. 3/2005, e assistenza domiciliare integrata (ADI) ai sensi dell'art. 88 del R.R. n. 4/2007.
In alternativa:
b) Avere una Scheda di Valutazione Sociale (SVS) in corso di validità, se si richiedono prestazioni socio-assistenziali secondo gli articoli 68, 87, 105 e 106 del R.R. n. 4/2007. Questa scheda deve essere elaborata dal Servizio Sociale Professionale del Comune o dell’ambito territoriale in cui risiede il richiedente del buono servizio.
c) Presentare un ISEE ordinario del nucleo familiare attualmente valido, non superiore a € 40.000,00.
Inoltre, per i disabili adulti e gli anziani non autosufficienti, è richiesto anche:
d) Un ISEE ristretto in corso di validità, non superiore a € 10.000,00 per le persone con disabilità e non superiore a € 20.000,00 per gli anziani non autosufficienti over 65.
Le spese ammissibili sono quelle specificate nel D.P.R. n. 22 del 5 febbraio 2018 e successive modifiche, oltre a quelle elencate nel Vademecum delle spese ammissibili per il PR FSE+ 2021-2027, attualmente in fase di approvazione da parte del Coordinamento Tecnico della Commissione XI della Conferenza Stato-Regioni.
Inoltre, per essere ammissibili, le spese devono derivare da procedure di evidenza pubblica, quando applicabili, e rispettare criteri di trasparenza e concorrenza in conformità con la normativa vigente. Devono inoltre essere debitamente documentate e pertinenti, sia qualitativamente che temporalmente, all'attività progettuale per la quale è previsto il contributo. Le spese sostenute, a qualsiasi titolo, dopo la scadenza di validità del presente atto non saranno rendicontabili, pertanto non saranno riconosciute né rimborsate.
Il Soggetto Beneficiario può destinare fino al 2% del contributo finanziario provvisorio indicato in premessa per coprire le spese legate all'attuazione dell'Avviso pubblico in questione, come specificato nel Progetto Attuativo. Le spese ammissibili a finanziamento all'interno di questo 2% includono:
Costi del personale coinvolto nelle attività di coordinamento, attuazione, monitoraggio e rendicontazione dell'intervento, comprese eventuali indennità e straordinari per il personale interno, nel rispetto delle normative vigenti e/o mediante l'assunzione di personale esterno;
Spese per l'organizzazione e la realizzazione di attività di comunicazione e informazione relative all'intervento, come ad esempio l'acquisto di servizi di comunicazione da società esterne, la stampa e distribuzione di materiali informativi, la stampa e affissione di manifesti, e l'organizzazione di eventi informativi;
Costi per la gestione delle attività previste, tra cui piccole attrezzature dedicate e beni di consumo.
L'ammontare della compartecipazione al pagamento della tariffa, ovvero del valore massimo giornaliero, da parte del nucleo familiare, dipende dalle condizioni economiche evidenziate nella DSU ISEE, e deve essere determinato come segue:
FASCE DI VALORE ISEE. QUOTA DI COMPARTECIPAZIONE A CARICO DEL BENFEICIARIO
Da € 0,00 a € 2.000,00 Nessuna compartecipazione
da 2.001,00 a € 5.000,00 10% della quota di compartecipazione
da € 5.001,00 a € 10.000,00 20% della quota di compartecipazione
da € 10.001,00 a € 15.000,00 30% della quota di compartecipazione
da € 15.001,00 a € 20.000,00 40% della quota di compartecipazione
da € 20.001,00 a € 25.000,00 50% della quota di compartecipazione
da € 25.001,00 a € 30.000,00 60 % della quota di compartecipazione
da € 30.001,00 a € 35.000,00 70 % della quota di compartecipazione
da € 35.001,00 a € 40.000,00 80 % della quota di compartecipazione
Affidati al nostro team di esperti per vincere questo bando!
Il Buono servizio rappresenta un sostegno economico destinato a contrastare la povertà, indirizzato ai beneficiari finali, tra cui persone con disabilità, anziani non autosufficienti e anziani in situazioni di fragilità sociale, insieme ai rispettivi nuclei familiari.
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