Il bando è concepito per promuovere e finanziare progetti finalizzati alla prevenzione e alla risposta alla violenza di genere, con particolare attenzione alle persone LGBTQIA+. Esso si propone di considerare le necessità specifiche di diverse categorie vulnerabili, tra cui migranti e rifugiati, donne trans, ragazze, giovani, persone con disabilità e coloro che abitano in zone remote e periferiche. In questo modo, si intende garantire un approccio inclusivo e mirato che affronti le diverse forme di violenza e sostenga chi ne è colpito. Verranno finanziati 25 progetti.

Le organizzazioni possono candidarsi singolarmente o in partenariato, con diversi ruoli:

1. Capofila: È l'organizzazione che presenta il progetto e, nel caso di partenariato, è l'unica responsabile per la proposta. Deve essere costituita da almeno 2 anni, appartenere al Terzo Settore (ETS) non societario o essere una fondazione/associazione. Non deve essere coinvolta in altri progetti finanziati nell'ambito del bando Connecting Spheres e deve avere un bilancio medio degli ultimi 2 anni inferiore o uguale a 500.000€. È responsabile dell'implementazione delle attività e della comunicazione con Oxfam e FGB.
2. Co-applicant: È un'organizzazione che supporta il capofila nella realizzazione di alcune attività del progetto. Deve avere le stesse caratteristiche del capofila, compreso il requisito di essere costituita da almeno 2 anni e avere un bilancio medio simile. Possono esserci al massimo 2 co-applicant per proposta.
3. Partner associato: È un'organizzazione che partecipa alle attività del progetto senza gestire budget indipendenti. Non deve soddisfare gli stessi criteri di eleggibilità dei co-applicant e capofila, ma deve essere un ente non profit o un'istituzione pubblica. I costi dei partner associati non sono considerati ammissibili e non fanno parte del partenariato ufficiale, con il capofila responsabile per il loro operato.
   In sintesi, il bando offre diverse possibilità di partecipazione, stabilendo requisiti specifici per ciascun ruolo.