L'intervento mira a sostenere le aziende agricole nella realizzazione di investimenti per attività complementari alla produzione agricola, garantendo così un'integrazione del reddito essenziale per la sostenibilità a lungo termine dell'attività agricola. Gli ambiti di intervento sono i seguenti:
A) agriturismo;
B) attività di diversificazione sociale, suddivise nelle seguenti tipologie:
I) inserimento socio-lavorativo di persone con disabilità, lavoratori svantaggiati e minori in età lavorativa coinvolti in progetti di riabilitazione e sostegno sociale;
II) servizi e attività sociali per le comunità locali, utilizzando risorse agricole per promuovere abilità, inclusione sociale e lavorativa, ricreazione e servizi quotidiani;
III) supporto a terapie mediche, psicologiche e riabilitative per migliorare la salute e le funzioni sociali, emotive e cognitive, anche con l'ausilio di animali allevati e coltivazione di piante;
IV) progetti di educazione ambientale e alimentare, tutela della biodiversità e promozione del territorio attraverso fattorie sociali e didattiche riconosciute a livello regionale, che accolgono bambini in età prescolare e persone in difficoltà sociale, fisica e psichica.
C) fattorie didattiche;
D) trasformazione da parte delle aziende agricole dei propri prodotti agricoli in prodotti finali per l'alimentazione umana non inclusi nell'Allegato 1 del Trattato di Funzionamento dell'Unione Europea (TFUE).
L’aliquota di sostegno è pari al 40% delle spese sostenute, sotto forma di contributo in conto capitale. Tale aliquota può essere aumentata del:
• 10% rispetto all’aliquota base se l’investimento si trova in zona montana (ai sensi dell’Art. 32 del Reg. (UE) n. 1305/2013 e dell'allegato al CSR della Regione Piemonte).
• 10% rispetto all’aliquota base per i giovani agricoltori (come definiti dal PSP e dal CSR 2023-2027 nel paragrafo “Elementi comuni a più interventi”).
Le aliquote possono essere cumulate fino a un massimo del 60%-

Possono presentare domanda: imprenditori agricoli, singoli o associati. È necessario il possesso di partita IVA riferita al settore dell’agricoltura e, salvo che per le aziende rientranti nei limiti di esenzione ai sensi della normativa di settore, l’iscrizione al Registro delle imprese presso la CCIAA.