Finanziamento di progetti di rilevanza regionale finanziati da organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale e fondazioni del terzo settore

Quanto finanzia

Richiesta minima
N/D
Richiesta massima
max 80% del costo complessivo di progetto

Descrizione del Bando

Le proposte progettuali devono:

  • essere coerenti con le finalità statutarie e realizzarsi sul territorio regionale;
  • riguardare una o più attività di interesse generale di cui all’art. 5 del D.Lgs. 117/17, coerenti tra loro e svolte nel rispetto delle norme comunitarie, statali e regionali, che ne regolano l’esercizio;
  • individuare al massimo due obiettivi generali e per ciascun non più di due aree prioritarie di intervento definiti nel D.M. n. 141/2022 e riportati nell’Allegato A al presente provvedimento.
    Gli obiettivi e le aree prioritarie sopra richiamati fanno riferimento a principi, finalità e modalità/approcci di intervento trasversali, che la Regione già promuove attraverso la propria programmazione e pianificazione.
    A seguito degli orientamenti emersi al Tavolo regionale di confronto sulle tematiche del Terzo settore, di cui alla DGR n. 384/2021, la Regione del Veneto ritiene altresì di individuare i seguenti obiettivi locali prioritari volti a promuovere:
  1. Azioni di contrasto alla povertà sanitaria rivolte a persone vulnerabili, anche in ragione di temporaneo disagio socio economico, al fine di contrastare il rischio di deprivazione nell'accesso alle cure;
  2. Azioni di sostegno alle attività di recupero, raccolta e distribuzione delle eccedenze alimentari a favore di persone e famiglie che non riescono ad accedere ad una alimentazione sufficiente e sicura, ad integrazione o a rinforzo delle attività della Rete degli Empori della solidarietà regionali;
  3. Azioni di supporto e di potenziamento del trasporto sociale in rete, ad integrazione o a rinforzo della Rete “STACCO” ai fini di solidarietà sociale;
  4. Azioni di sostegno rivolte agli anziani soli (che vivono a casa) per combattere la solitudine e l'isolamento sociale, anche ad integrazione e rinforzo delle progettualità promosse dalla L.R. 23/2017 in materia di invecchiamento attivo;
  5. Azioni volte a promuovere una progettualità di sistema in grado di generare un impatto positivo a partire dalla implementazione e formazione digitale uniforme, in particolare a favore di ODV e APS presenti su tutto il territorio regionale, nella prospettiva del massimo coinvolgimento e partecipazione del volontariato, al fine di consentire loro di interagire anche con la Pubblica Amministrazione, nell’accesso a risorse e finanziamenti dedicati con l’obiettivo di supportare la transizione verso modelli inclusivi, capaci di captare i bisogni delle comunità e di combattere disparità e disuguaglianze e di promuovere progetti innovativi di welfare economicamente sostenibili.

A chi si rivolge

I soggetti proponenti (singoli e capofila) e i partner devono avere la sede e svolgere la propria attività sul territorio della Regione del Veneto, sono:

  • Organizzazioni di Volontariato (ODV) iscritte al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (Runts) o trasmigrate dai Registri regionali di settore e in attesa del consolidamento dell’iscrizione al Registro medesimo (art. 101, comma 3, del Codice);
  • Associazioni di Promozione Sociale (APS) iscritte al Runts o trasmigrate dai Registri di settore e in attesa del consolidamento dell’iscrizione al Registro medesimo (art. 101, comma 3, del Codice);
  • Fondazioni del Terzo settore iscritte al Runts o all’Anagrafe unica delle Onlus, presso l’Agenzia delle Entrate.
    Il requisito dell’iscrizione al Runts, o ad uno dei Registri regionali di provenienza, o all’Anagrafe delle Onlus, riguarda tutti i soggetti proponenti, ed i relativi partner progettuali, dalla data di pubblicazione dell’Avviso e per l’intero periodo di realizzazione del progetto, pena la decadenza dal contributo e la conseguente revoca del finanziamento.

Spese Ammissibili

  • I costi di progettazione non potranno superare il 5% del costo complessivo del progetto.
  • I costi di affidamento a persone giuridiche terze di specifiche attività non potranno superare il 30% del costo complessivo del progetto.
  • L’affidamento richiede apposita delega, datata e sottoscritta dalle parti (capofila ed ente esterno qualificato con Modello C.6) che ne evidenzia la necessità, la capacità tecnica, l’attività delegata, la modalità di esecuzione, i termini di attuazione e il dettaglio della spesa; al soggetto proponente compete di norma gestire in proprio le fasi operative del progetto e pertanto le attività oggetto di delega non devono riguardare le funzioni di direzione, coordinamento e gestione del progetto.
  • Ciascun affidamento dev’essere dettagliato nella scheda progettuale (Allegato C1) e nel Piano Finanziario (Allegato C2); non sarà oggetto di rimodulazione del piano finanziario nonostante se ne ravvisi la necessità nelle fasi attuative delle azioni progettuali.
  • I costi del personale impiegato in mansioni di segreteria, coordinamento e monitoraggio non possono superare il 10% del costo complessivo del progetto.
  • Le spese indirette (generali di funzionamento, quali utenze, affitti, pulizie locali, riscaldamento, telefono, ecc.) non potranno eccedere il 10% del costo complessivo del progetto e dovranno essere imputate attraverso un metodo equo, proporzionale, corretto e documentabile e autocertificabili in fase di rendicontazione.
  • Le spese per l’acquisto di beni e attrezzature non potranno eccedere il 20% del costo complessivo del progetto. Il costo individuale non deve superare euro 516,46, comprensivo di IVA.
  • Le spese per l’acquisto di beni e attrezzature per un valore superiore a euro 516,46, sono riconosciute nella misura di un coefficiente di ammortamento pari al 17,4% risultante da una media di coefficienti di ammortamento di beni assimilabili a quelli utilizzati nello svolgimento delle attività di progetto definiti dal DM 31/12/1988. Esempio di calcolo: acquisto di n. 15 computer per una spesa complessiva di € 7.500,00; la cifra da inserire nel Piano finanziario è così calcolata: € 7.500,00*17,4% = 1.305,00.
  • Le spese per servizi accessori devono riferirsi a servizi meramente esecutivi e strumentali al progetto, quali ad esempio, pulizia, lavanderia, traduzione, ecc. In caso di convegni, seminari ed eventi di presentazione delle azioni progettuali, è riconosciuta una spesa per buffet o comunque per un pasto non superiore a euro 20 a persona IVA inclusa, a fronte di documentata registrazione dei partecipanti I limiti percentuali individuati nel presente paragrafo non potranno essere superati, pena il mancato riconoscimento delle eventuali quote eccedenti.
  • Per le spese in contanti, regolarmente accompagnate da idonea documentazione, non potrà essere superato il tetto massimo stabilito dalla legge e altresì non saranno ammessi frazionamenti di spesa in contanti per lo stesso acquisto. L’I.V.A. costituisce costo ammissibile se realmente e definitivamente sostenuto dal soggetto attuatore e va presentata idonea attestazione in fase di rendicontazione finale delle attività e delle spese.
  • Le spese a sostegno rivolte agli anziani soli (che vivono a casa) per combattere la solitudine, l’isolamento sociale e per dare loro supporto, da comprovarsi con idonea documentazione giustificativa, non potranno superare l’importo massimo mensile di euro 1.000,00 per nucleo familiare (per coppia o unipersonali), comprese le utenze, i pasti e di quanto e come previsto dal progetto finanziato.
  • Azioni di sostegno rivolte agli anziani soli (che vivono a casa) per combattere la solitudine, l’isolamento sociale e per dare loro supporto
Veneto

Specifiche

Dotazione:
1.839.764,00 €
Scadenza: 
21 giugno 2024
Minimo: 
N/D
Massimo:
max 80% del costo complessivo di progetto

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Finanziamento di progetti di rilevanza regionale finanziati da organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale e fondazioni del terzo settore

Specifiche

Codice:
ReFi1117
Dotazione:
1.839.764,00 €
Scadenza: 
21 giugno 2024
Apertura: 

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Le proposte progettuali devono:

  • essere coerenti con le finalità statutarie e realizzarsi sul territorio regionale;
  • riguardare una o più attività di interesse generale di cui all’art. 5 del D.Lgs. 117/17, coerenti tra loro e svolte nel rispetto delle norme comunitarie, statali e regionali, che ne regolano l’esercizio;
  • individuare al massimo due obiettivi generali e per ciascun non più di due aree prioritarie di intervento definiti nel D.M. n. 141/2022 e riportati nell’Allegato A al presente provvedimento.
    Gli obiettivi e le aree prioritarie sopra richiamati fanno riferimento a principi, finalità e modalità/approcci di intervento trasversali, che la Regione già promuove attraverso la propria programmazione e pianificazione.
    A seguito degli orientamenti emersi al Tavolo regionale di confronto sulle tematiche del Terzo settore, di cui alla DGR n. 384/2021, la Regione del Veneto ritiene altresì di individuare i seguenti obiettivi locali prioritari volti a promuovere:
  1. Azioni di contrasto alla povertà sanitaria rivolte a persone vulnerabili, anche in ragione di temporaneo disagio socio economico, al fine di contrastare il rischio di deprivazione nell'accesso alle cure;
  2. Azioni di sostegno alle attività di recupero, raccolta e distribuzione delle eccedenze alimentari a favore di persone e famiglie che non riescono ad accedere ad una alimentazione sufficiente e sicura, ad integrazione o a rinforzo delle attività della Rete degli Empori della solidarietà regionali;
  3. Azioni di supporto e di potenziamento del trasporto sociale in rete, ad integrazione o a rinforzo della Rete “STACCO” ai fini di solidarietà sociale;
  4. Azioni di sostegno rivolte agli anziani soli (che vivono a casa) per combattere la solitudine e l'isolamento sociale, anche ad integrazione e rinforzo delle progettualità promosse dalla L.R. 23/2017 in materia di invecchiamento attivo;
  5. Azioni volte a promuovere una progettualità di sistema in grado di generare un impatto positivo a partire dalla implementazione e formazione digitale uniforme, in particolare a favore di ODV e APS presenti su tutto il territorio regionale, nella prospettiva del massimo coinvolgimento e partecipazione del volontariato, al fine di consentire loro di interagire anche con la Pubblica Amministrazione, nell’accesso a risorse e finanziamenti dedicati con l’obiettivo di supportare la transizione verso modelli inclusivi, capaci di captare i bisogni delle comunità e di combattere disparità e disuguaglianze e di promuovere progetti innovativi di welfare economicamente sostenibili.

A chi si rivolge

I soggetti proponenti (singoli e capofila) e i partner devono avere la sede e svolgere la propria attività sul territorio della Regione del Veneto, sono:

  • Organizzazioni di Volontariato (ODV) iscritte al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (Runts) o trasmigrate dai Registri regionali di settore e in attesa del consolidamento dell’iscrizione al Registro medesimo (art. 101, comma 3, del Codice);
  • Associazioni di Promozione Sociale (APS) iscritte al Runts o trasmigrate dai Registri di settore e in attesa del consolidamento dell’iscrizione al Registro medesimo (art. 101, comma 3, del Codice);
  • Fondazioni del Terzo settore iscritte al Runts o all’Anagrafe unica delle Onlus, presso l’Agenzia delle Entrate.
    Il requisito dell’iscrizione al Runts, o ad uno dei Registri regionali di provenienza, o all’Anagrafe delle Onlus, riguarda tutti i soggetti proponenti, ed i relativi partner progettuali, dalla data di pubblicazione dell’Avviso e per l’intero periodo di realizzazione del progetto, pena la decadenza dal contributo e la conseguente revoca del finanziamento.

Spese Ammissibili

  • I costi di progettazione non potranno superare il 5% del costo complessivo del progetto.
  • I costi di affidamento a persone giuridiche terze di specifiche attività non potranno superare il 30% del costo complessivo del progetto.
  • L’affidamento richiede apposita delega, datata e sottoscritta dalle parti (capofila ed ente esterno qualificato con Modello C.6) che ne evidenzia la necessità, la capacità tecnica, l’attività delegata, la modalità di esecuzione, i termini di attuazione e il dettaglio della spesa; al soggetto proponente compete di norma gestire in proprio le fasi operative del progetto e pertanto le attività oggetto di delega non devono riguardare le funzioni di direzione, coordinamento e gestione del progetto.
  • Ciascun affidamento dev’essere dettagliato nella scheda progettuale (Allegato C1) e nel Piano Finanziario (Allegato C2); non sarà oggetto di rimodulazione del piano finanziario nonostante se ne ravvisi la necessità nelle fasi attuative delle azioni progettuali.
  • I costi del personale impiegato in mansioni di segreteria, coordinamento e monitoraggio non possono superare il 10% del costo complessivo del progetto.
  • Le spese indirette (generali di funzionamento, quali utenze, affitti, pulizie locali, riscaldamento, telefono, ecc.) non potranno eccedere il 10% del costo complessivo del progetto e dovranno essere imputate attraverso un metodo equo, proporzionale, corretto e documentabile e autocertificabili in fase di rendicontazione.
  • Le spese per l’acquisto di beni e attrezzature non potranno eccedere il 20% del costo complessivo del progetto. Il costo individuale non deve superare euro 516,46, comprensivo di IVA.
  • Le spese per l’acquisto di beni e attrezzature per un valore superiore a euro 516,46, sono riconosciute nella misura di un coefficiente di ammortamento pari al 17,4% risultante da una media di coefficienti di ammortamento di beni assimilabili a quelli utilizzati nello svolgimento delle attività di progetto definiti dal DM 31/12/1988. Esempio di calcolo: acquisto di n. 15 computer per una spesa complessiva di € 7.500,00; la cifra da inserire nel Piano finanziario è così calcolata: € 7.500,00*17,4% = 1.305,00.
  • Le spese per servizi accessori devono riferirsi a servizi meramente esecutivi e strumentali al progetto, quali ad esempio, pulizia, lavanderia, traduzione, ecc. In caso di convegni, seminari ed eventi di presentazione delle azioni progettuali, è riconosciuta una spesa per buffet o comunque per un pasto non superiore a euro 20 a persona IVA inclusa, a fronte di documentata registrazione dei partecipanti I limiti percentuali individuati nel presente paragrafo non potranno essere superati, pena il mancato riconoscimento delle eventuali quote eccedenti.
  • Per le spese in contanti, regolarmente accompagnate da idonea documentazione, non potrà essere superato il tetto massimo stabilito dalla legge e altresì non saranno ammessi frazionamenti di spesa in contanti per lo stesso acquisto. L’I.V.A. costituisce costo ammissibile se realmente e definitivamente sostenuto dal soggetto attuatore e va presentata idonea attestazione in fase di rendicontazione finale delle attività e delle spese.
  • Le spese a sostegno rivolte agli anziani soli (che vivono a casa) per combattere la solitudine, l’isolamento sociale e per dare loro supporto, da comprovarsi con idonea documentazione giustificativa, non potranno superare l’importo massimo mensile di euro 1.000,00 per nucleo familiare (per coppia o unipersonali), comprese le utenze, i pasti e di quanto e come previsto dal progetto finanziato.
  • Azioni di sostegno rivolte agli anziani soli (che vivono a casa) per combattere la solitudine, l’isolamento sociale e per dare loro supporto

Dettagli fondo perduto

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Specifiche

Dotazione:
Disponibile per tutti i piani pro
Scadenza: 
21 giugno 2024

Quanto finanzia

Richiesta minima:
Disponibile per tutti i piani pro
Richiesta massima:
Disponibile per tutti i piani pro

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Descrizione del Bando

Finanziamento per progetti sociali.

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Spese Ammissibili

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