Stabilire solide partnership bilaterali è parte integrante per lo sviluppo di un mercato europeo dell'idrogeno. Pertanto, i progetti di ricerca e sviluppo ammissibili sono quelli che si concentrano sulla catena del valore dell'idrogeno verde dall'Italia alla Germania. Le possibili aree di ricerca sono:
a) Studi sistemici, ricerca sociale e condizioni quadro
b) Analisi di sostenibilità (ad es. LCA, analisi tecnico-economiche, impatti sull'ambiente)
c) Sviluppo di casi aziendali per l'idrogeno verde
d) Materiali lungo la catena del valore: durabilità e sviluppi economici circolari delle tecnologie esistenti (ad es. degradazione negli elettrolizzatori e riciclabilità dei materiali utilizzati), sviluppo di nuovi materiali
e) Infrastrutture per l'idrogeno (vettori dell'idrogeno, stoccaggio, tecnologia, regolamentazione e standard, protocolli comuni, ecc.)
f) Scalabilità delle tecnologie lungo l'intera catena del valore.

Le misure di finanziamento mirano sia al settore pubblico (istituti di istruzione superiore, istituti di ricerca non universitari) che al settore privato (aziende commerciali, in particolare PMI).
Il finanziamento sarà fornito per una collaborazione composta da almeno due partner per paese (almeno un istituto di ricerca/istituto di istruzione superiore e almeno un'azienda commerciale). Sono ammissibili solo i richiedenti la cui organizzazione di appartenenza è basata in Germania o in Italia. I partner (imprese private e/o istituti di ricerca/università) di altri paesi possono anche partecipare, ma non è previsto alcun finanziamento per la loro partecipazione nell'ambito di questa chiamata per proposte. I partner tedeschi e italiani devono regolare la loro cooperazione nazionale attraverso accordi di cooperazione scritti corrispondenti in conformità con la legislazione nazionale. Sul lato italiano, gli istituti di ricerca/istruzione superiore e le aziende private partecipanti devono costituire un Consorzio ufficialmente riconosciuto dalla legge italiana (ATS/ATI) e scegliere un'istituzione coordinatrice, che sarà l'unico beneficiario del finanziamento. L'istituzione coordinatrice non può essere un'azienda privata.