La Fondazione intende favorire la progettazione e l’esecuzione di strategie e processi di rafforzamento e sviluppo organizzativo del terzo settore, che siano orientati all’innovazione, alla sostenibilità e all’autonomia, che mirino a consolidare la cultura e le competenze su sostenibilità e innovazione, che aumentino la capacità di diventare leve di sviluppo e di generare un impatto positivo, diffuso e duraturo su cittadini, lavoratori e società.
Possono presentare richiesta enti ammissibili ai contributi della Fondazione Compagnia di San Paolo, secondo quanto indicato nelle Linee applicative del Regolamento delle attività istituzionali presenti sul sito web della Fondazione e in possesso dei seguenti requisiti:
Linee guida per lo sviluppo organizzativo del terzo settore 2024
• essere di natura privata oppure essere un ente di gestione delle aree naturali protette;
• svolgere una o più «attività di interesse generale» e rivestire interesse strategico rilevante per gli Obiettivi Cultura, Persone e Pianeta della Fondazione;
• avere almeno una sede operativa in Piemonte, Liguria e/o Valle D’Aosta;
• essere stati legalmente costituiti prima del 1° gennaio 2022;
• avere una presenza stabile nell’organizzazione di almeno una figura / profilo professionale (soci retribuiti per la propria prestazione, dipendenti o collaboratori).
Non sono ammessi a partecipare gli Enti Strumentali della Fondazione Compagnia di San Paolo e gli enti nei quali la Fondazione riveste il ruolo di socio.
Il budget presentato nella Fase 1 può comprendere:
• Il compenso per l’incarico al consulente strategico per l’affiancamento alla progettazione e all’elaborazione del dossier progettuale;
• i costi di personale dell’ente impegnato nell’elaborazione del dossier, per un importo massimo pari al 30% della richiesta complessiva.
Non sono ammissibili a contributo spese per la gestione ordinaria dell’attività dell’ente, né per l’acquisizione di ulteriori servizi, oltre a quelli indicati.
Il budget presentato nella Fase 2 può comprendere risorse umane e collaborazioni, acquisto di soluzioni organizzative e tecnologiche, costi di formazione, investimenti ecc., purché tutti comprovatamente collegati alla realizzazione del progetto esecutivo.
Il budget presentato nella Fase 2 non può pertanto comprendere il personale strutturato con riferimento alla gestione ordinaria.
Nella Fase 2, l’eventuale importo destinato al consulente strategico già coinvolto nell’elaborazione del dossier non può superare il 20% del contributo complessivo richiesto.
Affidati al nostro team di esperti per vincere questo bando!
La Fondazione intende favorire la progettazione e l’esecuzione di strategie e processi di rafforzamento e sviluppo organizzativo del terzo settore, che siano orientati all’innovazione, alla sostenibilità e all’autonomia, che mirino a consolidare la cultura e le competenze su sostenibilità e innovazione, che aumentino la capacità di diventare leve di sviluppo e di generare un impatto positivo, diffuso e duraturo su cittadini, lavoratori e società.
Possono presentare richiesta enti ammissibili ai contributi della Fondazione Compagnia di San Paolo, secondo quanto indicato nelle Linee applicative del Regolamento delle attività istituzionali presenti sul sito web della Fondazione e in possesso dei seguenti requisiti:
Linee guida per lo sviluppo organizzativo del terzo settore 2024
• essere di natura privata oppure essere un ente di gestione delle aree naturali protette;
• svolgere una o più «attività di interesse generale» e rivestire interesse strategico rilevante per gli Obiettivi Cultura, Persone e Pianeta della Fondazione;
• avere almeno una sede operativa in Piemonte, Liguria e/o Valle D’Aosta;
• essere stati legalmente costituiti prima del 1° gennaio 2022;
• avere una presenza stabile nell’organizzazione di almeno una figura / profilo professionale (soci retribuiti per la propria prestazione, dipendenti o collaboratori).
Non sono ammessi a partecipare gli Enti Strumentali della Fondazione Compagnia di San Paolo e gli enti nei quali la Fondazione riveste il ruolo di socio.
Il budget presentato nella Fase 1 può comprendere:
• Il compenso per l’incarico al consulente strategico per l’affiancamento alla progettazione e all’elaborazione del dossier progettuale;
• i costi di personale dell’ente impegnato nell’elaborazione del dossier, per un importo massimo pari al 30% della richiesta complessiva.
Non sono ammissibili a contributo spese per la gestione ordinaria dell’attività dell’ente, né per l’acquisizione di ulteriori servizi, oltre a quelli indicati.
Il budget presentato nella Fase 2 può comprendere risorse umane e collaborazioni, acquisto di soluzioni organizzative e tecnologiche, costi di formazione, investimenti ecc., purché tutti comprovatamente collegati alla realizzazione del progetto esecutivo.
Il budget presentato nella Fase 2 non può pertanto comprendere il personale strutturato con riferimento alla gestione ordinaria.
Nella Fase 2, l’eventuale importo destinato al consulente strategico già coinvolto nell’elaborazione del dossier non può superare il 20% del contributo complessivo richiesto.
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Finanziamento per sviluppo terzo settore.
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