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Patent Box è un regime opzionale che permette di maggiorare, ai fini delle Imposte sui redditi e dell’Imposta regionale sulle attività produttive, le spese sostenute dall’impresa correlate a software protetto da copyright, brevetti industriali, disegni e modelli, utilizzati direttamente o indirettamente dagli stessi soggetti nello svolgimento della propria attività di impresa.

Le imprese possono ottenere una deduzione fiscale del 110% per le attività di ricerca e sviluppo legate a beni immateriali svolte dall'impresa richiedente o conferite in outsourcing. Le attività rilevanti ai fini dell'agevolazione includono:
• ricerca fondamentale, ricerca industriale e sviluppo sperimentale;
• innovazione tecnologica;
• design e ideazione estetica;
• ideazione e realizzazione del software;
• tutela legale dei diritti sui beni immateriali.

È possibile usufruire di questa misura a condizione che vengano effettuate attività di ricerca e sviluppo, anche tramite contratti di ricerca stipulati con società che non controllano direttamente o indirettamente l'impresa, che non sono controllate dall'impresa e che non sono controllate dalla stessa società che controlla l'impresa, ossia con università, enti di ricerca e organismi equivalenti, mirate alla creazione e sviluppo dei beni.

La misura deve essere indicata nella dichiarazione dei redditi relativa al primo periodo d'imposta per cui si desidera applicare. Il progetto ha una durata di cinque periodi fiscali, è irrevocabile e può essere rinnovata.

A chi si rivolge

Possono accedere all‘agevolazione tutti i titolari di reddito d’impresa che siano proprietari del diritto allo sfruttamento economico dei beni immateriali sia direttamente sia indirettamente.

Possono quindi optare per il nuovo regime patent box, tutti i soggetti titolari di reddito di impresa, ovvero:
a) le persone fisiche che esercitano imprese commerciali ai sensi dell’articolo 55 del TUIR;
b) i soggetti di cui all’articolo 73, comma 1, lettere a) e b), del TUIR;
c) i soggetti di cui all’articolo 73, comma 1, lettera c), del TUIR, relativamente all’attività commerciale eventualmente esercitata;
d) i soggetti di cui all’articolo 5, comma 1, del TUIR, ad eccezione delle società semplici;
e) i soggetti di cui all’articolo 73, comma 1, lettera d), del TUIR residenti in Paesi con i quali sia in vigore un accordo per evitare la doppia imposizione e con i quali lo scambio di informazioni sia effettivo, con stabile organizzazione nel territorio dello Stato alla quale sono attribuibili i beni immateriali.
L’opzione può essere esercitata dall’investitore che sia titolare del diritto allo sfruttamento economico dei beni immateriali.

Spese Ammissibili

Per determinare la base di calcolo su cui applicare la maggiorazione del 110%, sono considerate rilevanti, purché non sostenute con società che controllano direttamente o indirettamente l'impresa, che sono controllate dall'impresa o che sono controllate dalla stessa società che controlla l'impresa, le seguenti spese:
a) Spese per il personale con contratto di lavoro subordinato, autonomo o altro rapporto diverso dal lavoro subordinato, impiegato direttamente nello svolgimento delle attività pertinenti. Per il personale con rapporto di lavoro subordinato, sono rilevanti le retribuzioni lorde, comprensive di ritenute fiscali e contributi previdenziali e assistenziali, inclusi i ratei del trattamento di fine rapporto, mensilità aggiuntive, ferie e permessi, relative alle ore o giornate lavorative dedicate alle attività pertinenti nel periodo d’imposta, incluse le eventuali indennità di trasferta per attività ammissibili svolte fuori sede;
b) Quote di ammortamento, quota capitale dei canoni di locazione finanziaria, canoni di locazione operativa e altre spese relative ai beni mobili strumentali e ai beni immateriali utilizzati nello svolgimento delle attività;
c) Spese per servizi di consulenza e servizi analoghi esclusivamente inerenti alle attività;
d) Spese per materiali, forniture e altri prodotti equivalenti utilizzati nelle attività;
e) Spese per il mantenimento dei diritti su beni immateriali agevolati, al loro rinnovo a scadenza, alla loro protezione, anche in forma associata, e alle attività di prevenzione della contraffazione e alla gestione dei contenziosi finalizzati a tutelare tali diritti.

Vi sono ulteriori vantaggi affinché una determinata società scelta questa agevolazione, quali:
• risparmio fiscale IRES (circa il 31%) o IRPEF, e IRAP;
• penalty protection in caso di documentazione idonea;
• meccanismo di recapture ottenibile delle spese nell'anno dell'ottenimento della privativa industriale per titoli di privativa industriale ottenuti a partire dal 2021;
• nessun limite e massimale delle spese agevolabili;
• cumulabilità con credito d'imposta ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica, design e ideazione estetica;
• è possibile applicare la stessa maggiorazione per i costi sostenuti nei 5 anni successivi alla definizione dell'opzione Patent Box per i beni immateriali considerati.

Toscana, Molise, Marche, Abruzzo, Umbria, Veneto, Basilicata, Friuli Venezia Giulia, Valle d'Aosta, Puglia, Liguria, Sardegna, Trentino-Alto Adige, Emilia-Romagna, Piemonte, Sicilia, Calabria, Italia, Lazio, Lombardia, Campania

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Patent Box

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Le imprese possono ottenere una deduzione fiscale del 110% per le attività di ricerca e sviluppo legate a beni immateriali svolte dall'impresa richiedente o conferite in outsourcing. Le attività rilevanti ai fini dell'agevolazione includono:
• ricerca fondamentale, ricerca industriale e sviluppo sperimentale;
• innovazione tecnologica;
• design e ideazione estetica;
• ideazione e realizzazione del software;
• tutela legale dei diritti sui beni immateriali.

È possibile usufruire di questa misura a condizione che vengano effettuate attività di ricerca e sviluppo, anche tramite contratti di ricerca stipulati con società che non controllano direttamente o indirettamente l'impresa, che non sono controllate dall'impresa e che non sono controllate dalla stessa società che controlla l'impresa, ossia con università, enti di ricerca e organismi equivalenti, mirate alla creazione e sviluppo dei beni.

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Possono quindi optare per il nuovo regime patent box, tutti i soggetti titolari di reddito di impresa, ovvero:
a) le persone fisiche che esercitano imprese commerciali ai sensi dell’articolo 55 del TUIR;
b) i soggetti di cui all’articolo 73, comma 1, lettere a) e b), del TUIR;
c) i soggetti di cui all’articolo 73, comma 1, lettera c), del TUIR, relativamente all’attività commerciale eventualmente esercitata;
d) i soggetti di cui all’articolo 5, comma 1, del TUIR, ad eccezione delle società semplici;
e) i soggetti di cui all’articolo 73, comma 1, lettera d), del TUIR residenti in Paesi con i quali sia in vigore un accordo per evitare la doppia imposizione e con i quali lo scambio di informazioni sia effettivo, con stabile organizzazione nel territorio dello Stato alla quale sono attribuibili i beni immateriali.
L’opzione può essere esercitata dall’investitore che sia titolare del diritto allo sfruttamento economico dei beni immateriali.

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Per determinare la base di calcolo su cui applicare la maggiorazione del 110%, sono considerate rilevanti, purché non sostenute con società che controllano direttamente o indirettamente l'impresa, che sono controllate dall'impresa o che sono controllate dalla stessa società che controlla l'impresa, le seguenti spese:
a) Spese per il personale con contratto di lavoro subordinato, autonomo o altro rapporto diverso dal lavoro subordinato, impiegato direttamente nello svolgimento delle attività pertinenti. Per il personale con rapporto di lavoro subordinato, sono rilevanti le retribuzioni lorde, comprensive di ritenute fiscali e contributi previdenziali e assistenziali, inclusi i ratei del trattamento di fine rapporto, mensilità aggiuntive, ferie e permessi, relative alle ore o giornate lavorative dedicate alle attività pertinenti nel periodo d’imposta, incluse le eventuali indennità di trasferta per attività ammissibili svolte fuori sede;
b) Quote di ammortamento, quota capitale dei canoni di locazione finanziaria, canoni di locazione operativa e altre spese relative ai beni mobili strumentali e ai beni immateriali utilizzati nello svolgimento delle attività;
c) Spese per servizi di consulenza e servizi analoghi esclusivamente inerenti alle attività;
d) Spese per materiali, forniture e altri prodotti equivalenti utilizzati nelle attività;
e) Spese per il mantenimento dei diritti su beni immateriali agevolati, al loro rinnovo a scadenza, alla loro protezione, anche in forma associata, e alle attività di prevenzione della contraffazione e alla gestione dei contenziosi finalizzati a tutelare tali diritti.

Vi sono ulteriori vantaggi affinché una determinata società scelta questa agevolazione, quali:
• risparmio fiscale IRES (circa il 31%) o IRPEF, e IRAP;
• penalty protection in caso di documentazione idonea;
• meccanismo di recapture ottenibile delle spese nell'anno dell'ottenimento della privativa industriale per titoli di privativa industriale ottenuti a partire dal 2021;
• nessun limite e massimale delle spese agevolabili;
• cumulabilità con credito d'imposta ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica, design e ideazione estetica;
• è possibile applicare la stessa maggiorazione per i costi sostenuti nei 5 anni successivi alla definizione dell'opzione Patent Box per i beni immateriali considerati.

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Specifiche

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Tassazione Agevolata sui redditi derivanti dalle opere di ingegno

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