In particolare, si sottolinea che i mezzi di produzione attuali risultano obsoleti e poco sicuri. Pertanto, l’iniziativa si propone di migliorare la sicurezza delle operazioni di pesca nei punti di sbarco.

I soggetti che possono presentare domanda di sostegno, sia in forma individuale che associata, sono:

• Imprese di pesca, incluse quelle che operano nelle acque interne, per le operazioni con codice: 1, 2, 7, 36, 47 e 48. Si specifica che le imprese di piccola pesca costiera sono escluse per le operazioni con codice 47 e 48.
• Amministrazioni pubbliche responsabili e/o gestori di porti di pesca, luoghi di sbarco, sale per la vendita all’asta, ripari di pesca e strutture per la vendita diretta della produzione, per le operazioni con codice 1, 2, 5, 7, 47 e 48.
• Autorità portuali che gestiscono porti di pesca e luoghi di sbarco per le operazioni con codice 1, 2, 5, 7, 47 e 48.
• Altri organismi responsabili o designati per la gestione di porti di pesca, luoghi di sbarco, sale per la vendita all’asta, ripari di pesca e strutture di vendita diretta della produzione, per le operazioni con codice 1, 2, 5, 7, 47 e 48.